lunedì 29 novembre 2010

Ciambella di patate e cioccolato fondente

Stamattina il citofono mi ha svegliata di brutto! 
Poi mi sono resa conto che era il corriere con l'armadio che stavo apettando da quasi due mesi, perciò mi sono calmata, ritrovando addirittura il sorriso, sebbene avessi dormito solo cinque ore. 
Non dev'essere stato bello per quel pover'uomo vedermi arrivare in pigiama e con i capelli davanti agli occhi, pronta a firmargli la ricevuta (evitando di alitargli in faccia), cristonando per il fatto che mi avesse mollato il mobile sul marciapiede non avendo l'ordine dalla ditta di portarmelo fin su in casa.... 
Ora, mi domando e dico: dove sono andati a finire gli uomini di una volta???!
Ok che se fossi scesa in babydoll e autoreggenti (con tanto di pantofoline di pelo e tacco a spillo) probabilmente non ci avrebbe pensato su due volte, anzi, si sarebbe offerto di sua spontanea volontà.... però non vuol dire! Un po' di sano altruismo, no? Spolveriamo per un giorno al mese quella "cosa" chiamata galanteria! 
Fortunatamente per me, posso vantare tre adorabili coinquilini maschi (eh,eh,eh) che, ancor prima di fare colazione, si sono camalati il mio armadio per tre piani di scale, senza quasi fiatare (erano solo in due, perchè il terzo era al lavoro, ma ce l'hanno fatta benissimo!).
Perciò, ora che anche le ultime giacche e gli ultimi vestiti sono stati appesi (non potete capire la gioia dopo settimane e settimane di trasloco, accampata fra scatoloni, valigie e quant'altro!) non mi resta altro da fare che RILASSARMI e ringraziarli... Eh! Mi pare il minimo!
Così, dopo essermi bevuta un caffè e fumato una santa sigaretta, mi sono messa a spulciare nei miei ricettari (un mix di libri, quaderni scritti a mano, fogli stampati svolazzanti e pagine strappate a innumerevoli riviste) alla ricerca di un dolce semplice, ma gustoso, e che si adatti anche al tempo freddo e uggioso che c'è oggi.
La scelta è caduta su una più che dignitosa ciambella di patate e cioccolato fondente. Che tra l'altro, oltre ad essere buona e assai "invernale", richiede ingredienti che ho già belli e pronti in cucina, senza costringermi a uscire ad acquistarli (voglia zero!!!).
Che ne dite, quindi, di unirvi a me? 
Non do per scontato che anche voi abbiate ricevuto proprio stamattina un armadio nuovo e che dobbiate ripagare i vostri eventuali coinquili dello sforzo di trascinarvelo in camera, però non si sa mai...e poi è bello fare le cose assieme! Un po' come tenersi compagnia pur non conoscendosi.
E direi di partire con gli ingredienti:

  • 800 grammi di patate
  • 100 grammi di burro
  • 125 grammi di cioccolato fondente
  • 225 grammi di zucchero
  • 100 grammi di mandorle
  • 4 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 arancia non trattata
  • sale

procedimento: 
Lessare le patate per 30 minuti (più o meno, si sa, a seconda della qualità e della grandezza di quest'ultime), scolarle, pelarle e passarle allo schiacciapatate. Mettere il purè ottenuto in una terrina e allargarlo lungo i bordi di essa per farlo intiepidire. Fondere, quindi, il burro a bagnomaria (per evitare che si scaldi esageratamente o che addirittura arrivi a bollire, com'è capitato a tutte almeno una volta e solo perchè ci siamo distratte un attimo!) e unirlo al purè di prima, mescolando con delicatezza (rispettando non solo gli equilibri di ogni elemento, ma evitando di sporcarci e di schizzare burro fuso ovunque!). Unire ora lo zucchero, la vanillina, le mandorle tritate (pelate o no la scelta è vostra. C'è chi non sopporta la pellicina che le riveste, anche quando è ridotta in poltiglia e chi invece sostiene che dia più sapore, una volta cotto il dolce) e la scorza d'arancia grattuggiata.  
Amalgamare bene il tutto! 
E lo sottolineo perchè in cucina (quando è possibile, certo) non si dovrebbe mai avere fretta. Cucinare è un'arte, non devo dirvelo io (spero!), nulla a che vedere con la malagrazia e l'approssimazione con cui magari qualcuno fa le cose in generale.
A questo punto si possono sgusciare le uova, separando i tuorli dagli albumi. Incorporare i primi, uno a uno, al composto di patate e cospargere l'impasto con il cioccolato ridotto a scaglie. Montare poi gli albumi a neve fermissima con un pizzico di sale (mia nonna ci aggiunge sempre due - e dico due - gocce di limone, suo segreto "professionale") e incorporarli al composto delicatamente (eh, lo so, a volte è una rottura di scatole, ma non è colpa nostra se le molecole dei prodotti che usiamo, a seconda delle combinazioni, rischiano di impazzire, compromettendo il risultato finale!), mescolando dal basso verso l'alto. Adesso si può versare l'impasto in uno stampo da ciambella (possibilmente a cerniera, come ormai consiglio a tutte, specie per cotture di questo genere) precedentemente imburrato. 
Cuocere in forno caldo a 180 gradi, a bagnomaria (mi raccomando!) per 45 minuti.
Una volta fuori, lasciare intiepidire la ciambella e sformarla sul piatto da portata che preferite (o che avete sotto mano in quel momento).

Beh, direi di procedere con l'assaggio!
Essendo le cinque meno un quarto ho giusto il tempo di mettere su del tè (a sto giro ai fiori di Zagara, buonissimo, regalo di uno dei tre "coinqui", ih!), così da rendere il tutto davvero coreografico...!!!
Avercela, comunque, una ragazza come ME in casa, tzs!
Quanto a voi, mie nuove amiche, fatemi poi sapere com'è!  
   

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