venerdì 31 dicembre 2010

Egitto di menta

Wè, wè, wè!
Siamo finalmente nel 2011!!!
E in che come dare il benvenuto (da parte mia) al nuovo anno se non in modo elegante e originale?
Su canale cinque stanno succedendo robe trash (come direbbero Samu e Manu) improponibili, perciò devo concentrarmi al più presto su qualcosa di bello, anche perchè le gatte mi hanno abbandonato, addormentandosi, non ho potuto brindare manco con un succo di frutta (perchè la frutta non va bene, ora, per la pendice) e mia mamma è lì-lì per cedere sul divano, perciò...AIUTOOOOOOOOOOO!!!
Fortuna che ci siete voi, và! Cioè, non proprio al di là del pc in questo preciso momento, perchè vi spero vivamente altrove, dove più vi piace e con chi più amate. Però il senso è quello. L'unica sfigata per stasera devo rimanere io... dopotutto c'è sempre stato qualcuno, nel corso della Storia, che si è dovuto sacrificare per il bene degli altri, no? Ecco, a sto giro: it's me! 
Ci terrei, oltretutto a fare un caro saluto a chi mi segue da Singapore. Ragazze, siete davvero troppo "avanti"!!! E il seguente dolce è tutto per voi!

Ingredienti:

Per la pasta al cioccolato:
  • 3 uova
  • 100 grammi di zucchero
  • 70 grammi di farina "00"
  • 20 grammi di fecola
  • 20 grammi di cacao amaro

Per la crema alla menta:
  • 200 grammi di zucchero bianco
  • 2 cucchiai d'acqua
  • 6 albumi
  • 10 centilitri di liquore alla menta
  • 3 fogli di colla di pesce
  • 40 centilitri di panna per dolci
  • qualche goccia di estratto di menta

Per decorare:
  • 180 grammi di cacao amaro

Mescolare le uova e lo zucchero, lavorandoli con una frusta in una casseruola. Ottenuto un composto spumoso, scaldarlo leggermente senza smettere di sbatterlo con la frusta. Poi trasferirlo nel recipiente del robot da cucina, azionare l'apparecchio e incorporare la farina, la fecola e il cacao amaro. Teniamo presente che tutto serve, in cucina, ma nulla è indispensabile quando non lo si ha. Perciò per chi non possedesse un robot come quello indicato nella ricetta, ci si può arrangiare come abbiamo sempre fatto, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno, finendo poi con uno sbattitore elettrico o con le mani, a vostro piacimento.
Foderare una placca con un foglio di carta da forno e stendervi l'impasto formando un rettangolo spesso circa 1 centimetro. Infornare per dieci/dodici minuti a 180 gradi. Levare poi la placca dal forno e lasciare raffreddare bene la pasta al cioccolato.
Versare lo zucchero e l'acqua in una casseruola e cuocere a fuoco dolce fino ad ottenere uno sciroppo limpido. Montare gli albumi a neve e incorporare lo sciroppo di zucchero, versandolo a filo mentre si continua a sbattere la neve fino a farlo raffreddare del tutto.
Intiepidire il liquore alla menta e scioglierci dentro la colla di pesce ammorbidita in acqua fredda e ben strizzata. Montare la panna. incorporare il liquore e la panna al composto di albumi e zucchero, unire l'estratto di menta e mescolare molto delicatamente.
Preparare uno stampo da 15 x 10 centimetri, alto 8 centimetri. Tagliare tre rettangoli di pasta al CIOCCOLATO anch'essi da 15 x 10 centimetri.
Sistemare un rettangolo di pasta nello stampo e coprirlo con metà della crema alla menta. Ripetere l'operazione e terminare con la pasta rimasta. Conservare in frigorifero per tre ore.
Dopo aver passato una lama riscaldata lungo il perimetro del dolce, levarlo dallo stampo e tagliarlo in diagonale. Ricocomporre i due pezzi accostando i lati esterni più lunghi: si otterrà così una piramide. Cospargerla di cacao e metterla nel congelatore per altri venti minuti.

Sì, direi qualcosa di bello, ingegnoso e "fresco" per iniziare l'anno alla grande!
I miei coinqui mi hanno mandato un messaggio, prima, dicendomi che erano a brindare sotto il Colosseo....
uuuuuuueeeeeeeehhhhhhhhh!!!
Piango in silenzio...
Ma no, dai, che poteva andare peggio!!!
Auguroni di cuore, comunque, a tutte voi e a pquelle che ancora non sono passate di qui!

Charlotte di cioccolato e ciliegie

Stavo pensando (sì, a volte capita anche a me) che è giusto salutare e ringraziare anche coloro che mi seguono dalla Francia... anzi, perdonatemi se non l'ho fatto subito, ma ero troppo presa da come gestire il blog visto che era una cosa nuova, mai fatta. Avevo paura di sbagliare a fare le cose e stavo attenta soprattutto a cliccare sui "tasti" giusti e a non fare strani errori di grammatica, ma ora mi rendo conto che tutte queste cose non contano poi molto. Cioè, è importante presentarsi in un certo modo, così da attirare attenzione nel modo migliore, però quello che conta davvero siete voi che mi seguite e le ricette che scelgo da proporvi. Ne convenite? Brrravisssime!
E poi la Francia, insieme agli Stati Uniti (a cui ho già dedicato qualcosa) è stata la prima ad unirsi alle buongustaie italiane (che per lavoro o per passione o per tutte e due le cose) si dilettano in cucina, amanti del cioccolato. E chi, meglio della Francia, può apprezzare un bel dolce cucinato ad arte? Loro, che così tanto se ne intendono! (Sogno spesso ad occhi aperti di ritrovarmi d'incanto in una delle più grandi e famose pasticcerie di Parigi e di tutte le altre loro splendide città!).
Ed è con immenso piacere che dedico a tutte loro (sperando continuino a "leggermi", giorno dopo giorno) un piatto che spero le farà felici!

Ingredienti:
  • 200 grammi di cioccolato fondente
  • 75 grammi di zucchero
  • 3 uova
  • 20 centilitri di panna da montare
  • sale
  • 10 centilitri di kirsch
  • 250 grammi di savoiardi
  • 250 grammi di ciliegie sotto spirito

Spezzettare il cioccolato in una grande ciotola e farlo sciogliere a bagnomaria, unendo due cucchiai d'acqua e mescolando soltanto quando il CIOCCOLATO sarà divenuto molto molle. Aggiungere quindi lo zucchero e mescolare ancora.
Rompere le uova, separare i tuorli e incorporarli uno alla volta nella preparazione, poi unire la panna che nel frattempo avrete montato.
Sbattere gli albumi a neve fermissima insieme a un pizzico di sale. Amalgamarli al contenuto della ciotola mescolando con estrema delicatezza, ottenendo così una crema gonfia e leggera e riporla in frigorifero.
Versare in una fondina 10 centilitri dell'alcol di conservazione delle ciliegie e il kirsch. Tuffarci via via circa 2/3 dei savoiardi e disporli man mano in uno stampo da charlotte, tappezzandone completamente l'interno.
Snocciolare circa 200 grammi di ciliegie sotto spirito e mescolarle alla crema a base di CIOCCOLATO. Versare il tutto nello stampo e coprire con i savoiardi rimasti dopo averli inzuppati come prima nel miscuglio di alcol e kirsch.
Ora coprire la charlotte con un piattino, in modo da schiacciarla leggermente e rendere più compatta la preparazione.
Riporre lo stampo in frigo per almeno 24 ore.
Al momento di servire tuffare lo stampo in poca acqua bollente per riscaldarne le pareti e sformare più facilmente il dolce.
Infine decorare la charlotte a piacere, disponendo in superficie le ciliegie sotto spirito rimaste.

Et voilà!
(si spera!)

Soufflè di benvenuto!

Ragazze, non ci credo!
Si è unito a noi anche il Cile!!!
Fantastico!
Bisogna festeggiare, non c'è altro da dire....!
Qui da me hanno già cominciato a lanciare petardi a destra e a manca, specie lungo la strada privata che comprende casa mia e altre cinque villette (stronzi-ragazzini-rompicoglioni!). C'è anche gente che strombazza con i clacson, in lontananza, manco ci fossero i Mondiali di calcio e noi stessimo giocando la finale!!!
Per carità, invidio in modo sano e palese chiunque di voi stasera potrà festeggiare degnamente, essendo felice di farlo. Per quanto mi riguarda non sono una che bada più di tanto alle festività. In più metteteci le mie condizioni di salute... e vedrete che ci sono tutti i presupposti per essere stanca, nervosa, irritabile e disfattista, mentre il mondo fuori esulta!
Ma potrei decidere di migliorare da qui a mezzanotte...
Quindi non perdiamoci in ciance e mettiamoci a pensare a cose più importanti, come dare il benvenuto alle nostre amiche cilene.

INGREDIENTI:
  • 30 grammi di burro
  • 60 grammi di zucchero semolato
  • 150 grammi di cioccolato fondente
  • 40 centilitri di latte
  • 25 centilitri di panna da montare
  • 30 grammi di farina
  • 1 cucchiaio di grappa alla pera (se vi manca va bene qualsiasi grappa fruttata, che però sia più dolciastra che secca)
  • 4 uova
  • 1 grande pera William
  • 1 limone

Spennellare di burro fuso 6 stampini da soufflè, quindi spolverizzarli di zucchero e riporli in frigorifero.
Fare sciogliere il cioccolato a bagnomaria, regolando la fiamma al minimo. Quando sarà fuso incorporare il latte, la panna, la farina e la grappa. Lasciare raffreddare.
Rompere le uova separando gli albumi e tenendoli da parte. Mescolando con energia amalgamare i tuorli alla preparazione a base di cioccolato.
Sbucciare e pulire la pera tagliandola a pezzetti abbastanza grandi. Spruzzare poi i tocchetti ottenuti con il succo del limone, per evitare che si scuriscano.
Montare gli albumi a neve ferma unendo a poco a poco i 60 grammi di zucchero non ancora utilizzati. Unirli poi alla preparazione di cioccolato e tuorli, mescolando dal basso verso l'alto con delicatezza.
Suddividere il composto negli stampini e guarnirlo in superficie con i pezzetti di pera. Fate cuocere i soufflè a bagnomaria per circa venticinque minuti in forno già caldo a 180 gradi.
Derviteli in tavola appena tolti dal forno. I soufflè sono ottimi appena fatti.

Suggerimento della scheda: qualsiasi soufflè si gonfia meglio se, prima di infornarlo, si passa la lama di un coltello tra l'impasto e le pareti dello stampo.

E buon appetito a tutte! Io vi invidierò da lontano.....

Galletta morbida al cioccolato

Rieccomi di nuovo. Come vedete mantengo sempre le promesse!
Sono o non sono fantastiche ste schede di cucina che ho riesumato dalla mia collezione? Ah!

INGREDIENTI:
  • 100 grammi di biscotti savoiardi
  • 200 grammi di cioccolato fondente
  • 125 grammi di burro
  • 80 grammi di zucchero bianco
  • 1 bustina di zucchero vanigliato
  • 1 albume
  • sale

Sbriciolare i savoiardi in modo abbastanza omogeneo.
Portare a bollore un recipiente colmo di acqua calda, quindi, fuori del fuoco, sciogliendovi a bagnomaria il cioccolato fondente ridotto a pezzetti.
Lavorare il burro in una terrina con un cucchiaio di legno, fino a ridurlo in crema. Amalgamarvi poi il CIOCCOLATO, i due tipi di zucchero e i savoiardi sbriciolati.
Montate a neve ferma l'albume con un pizzico di sale e incorporarlo delicatamente al composto preparato prima.
Foderate una tortiera con una pellicola di plastica per alimenti. Versare nella tortiera l'impasto al cioccolato e pareggiatelo in superficie.
Tenere la galletta al CIOCCOLATO in frigorifero per dodici ore o nel freezer per due ore (io propendo sempre per il frigo), in modo che si solidifichi ben bene.
Una volta pronto, sformare il dolce su di un piatto da portata, eliminando poi la pellicola trasparente e servire.
Se volete potete accompagnare ogni fetta con una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia o al fiordilatte.

N.B. Se avete tenuto la galletta nel congelatore è preferibile lasciarla a temperatura ambiente per almeno venti minuti, prima di portarla in tavola.

Piaciuta? Pratica, veloce, una merenda un po' originale da gustare prima del grande Cenone!

Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Stella di cioccolato

Voglio darmi da fare prima che l'anno finisca e aggiungere ancora qualche post per concludere degnamente 'sto 2010 che per alcune cose è stato grandioso e per molte altre ci ha fatto girare a elica gli "zebedei", dico bene? Ecco.
Perciò, con Jurassic Park beccato su Iris facendo zapping, che mi fa compagnia in sottofondo (ve l'ho detto che non c'è nulla in tv, solo roba già vista e rivista!) vi regalo questa tortina, con tutto l'affetto e il cioccolato che possiedo!

Ingredienti:

Per la stella:
  • 100 grammi di cioccolato fondente
  • 4 uova
  • 125 grammi di zucchero
  • 75 grammi di mandorle macinate
  • 75 grammi di burro
  • 75 grammi di farina bianca
  • 80 grammi di maizena
  • sale

Per la farcitura e la glassa:
  • 25 centilitri di panna da montare
  • 30 grammi di zucchero a velo (+ il necessario per la glassa)
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • confettini di zucchero (in pratica quelle palline colorate d'argento che si trovano ovunque, a partire dal supermercato)
Intanto il film è finito e girovagando ho beccato Ghostbusters - Acchiappafantasmi su Italia Uno. Che vi dicevo? Roba vista e rivista!!!
Comunque...

Spezzettare il CIOCCOLATO fondente in una terrina, poi fatelo sciogliere a bagnomaria caldo, ma fuori dal fuoco.
Rompere tre delle quattro uova e tenere da parte gli albumi. Versare i tuorli in una ciotola e sbatterli con la frusta, amalgamandovi l'uovo intero rimasto, lo zucchero, le mandorle e il burro fuso che avrete fatto raffreddare.
Sempre lavorando con la frusta aggiungere il CIOCCOLATO sciolto, la farina setacciata e la maizena.
Montare a neve ben ferma gli albumi insieme a un pizzico di sale; incorporarli poi molto delicatamente all'impasto e versarlo in seguito in uno stampo a forma di stella (eh...oggi c'è l'ho con le formine, che ci volete fare?), imburrato e infarinato.
Fare cuocere il dolce per cinquanta minuti in forno preriscaldato a 170 gradi. Una volta cotto, prima di toglierlo dalla teglia fatelo intiepidire.
Nel frattempo montare la panna e, durante la lavorazione, dolcificarla con lo zucchero a velo.
Sformare la stella e tagliarla in orizzontale ricavandone 4 fette. Spalmarne 3 con la panna montata e sovrapporle una sull'altra in un piatto da portata, poi coprire con l'ultima fetta pulita.
Stemperare il CACAO in due o tre cucchiai d'acqua, quindi aggiungere il poco zucchero a velo necessario per ottenere una glassa liscia e piuttosto densa.
Utilizzando una spatola flessibile stendere la glassa su tutta la superficie della stella, compresi i bordi, rispettando la loro forma. Decorare, infine, con i confettini di zucchero argentati e, prima di portare in tavola, lasciare indurire bene la glassa!

"Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos'è questa robina qua!"

P.S. E' iniziato Jurassic Park 2 - Il mondo perduto... mi sa che tra poco ci risentiamo con un'altra torta!

Un cuore di mousse al cocco

Buongiorno a tutte (e a tutti quelli che sbirciano alle vostre spalle)!
Oggi sono proprio ispirata.... ma non credo che sia merito della minestrina a base di avena con cui ho fatto colazione e poi pranzo. No. Qui si tratta forse di un inizio di guarigione VERA, che deve assolutamente andare festeggiata! Anche perchè devo sopperire in qualche modo la tristezza e la malinconia di un Capodanno costretto a casa, sul divano, con Matissa (la mia gattona di due anni) appollaiata sul mio stomaco e Lillipout (la mia gattina di cinque mesi) aggrovigliata intorno ai miei piedi! Che bell'immagine....
Penso più che altro ai miei amici-coinqui, che mi aspettavano a Roma (com'era concordato prima che partissi) per brindare al nuovo anno insieme, nella nostra nuova casa, e invece niente, è andato tutto storto!
Non che magari a loro importi più di tanto, ma a me sì... Mi mancano un po' tanto. Mi manca il nostro quotidiano, il vivere assieme ad altre persone che da tempo non sperimentavo...
Mara e Peppe saranno a Pescara, a festeggiare con gli amiconi di lei in un bel localino. Mentre Samu e Manu saranno in qualche piazza di Roma (non mi hanno ancora detto quale), in compagnia di amici fra cui la mia sorellina acquisita (anni fa) Giorgia e la sua dolce metà Carlo e poi Daniele e Lidia.
E io qui con la mia mamma (che è la mia unica gioia!!!) a fare il conto alla rovescia assieme a... non ho ancora deciso se Barbara D'Urso su canale cinque (e solo perchè c'è Samuel Peròn) oppure con chiunque ci sarà su rai uno (Milly Carlucci? Mara Venier? Carlo Conti? Fabrizio Frizzi? Mah...).
Scherzi a parte i miei amici più cari di qui si sono ovviamente offerti di farmi compagnia (sul divano), un po' perchè sono amici veri (nel senso che ad altri non sarebbe passato nemmeno per l'anticamera del cervello) e un po' perchè stando a Roma pare che la mia presenza sia mancata parecchio, più di quel che credevo. Ma ho declinato garbatamente la proposta. Uno, perchè non so mai in che condizioni arrivo alla sera in questi giorni, spesso stanca e dolorante, due perchè non mi pare proprio il caso di obbligarli a stare qui, a rompersi le balle al mio "capezzale", quando hanno la possibilità e la libertà piena di andarsene in giro, al chiuso o all'aperto che sia. Sbaglio? No, infatti.
Quindi, riassumendo, sta giornata sarà come tutte le altre, con l'unica differenza di far felici voi, in qualche modo, con un dolcino che ho tenuto in serbo per le occasioni speciali...!

INGREDIENTI:

Per la pasta:
  • 250 grammi di farina
  • 2 cucchiai di cacao dolce
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • sale
  • 125 grammi di burro
  • 1 uovo

Per la guarnizione:
  • 25 centilitri di latte di cocco
  • 50 grammi di frutta esotica candita (mango, ananas, papaya, cocco)
  • 200 grammi di cocco grattugiato (detta anche farina di cocco)
  • 1 fialetta di estratto di vaniglia
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 tuorli
  • 3 cucchiai di maizena
  • 2 cucchiai di rum
  • 25 centilitri di panna da montare
  • 2 cucchiaini di zucchero a velo

Mescolare fra loro la farina, il CACAO, lo zucchero e un pizzico di sale. Incorporare il burro ammorbidito e l'uovo, che avrete lievemente sbattuto prima. Ottenuto un impasto omogeneo, tenerlo da parte al fresco.
Riscaldare il latte di cocco mettendovi in infusione la frutta candita tagliata a dadini piccoli, il cocco grattugiato, la vaniglia e lo zucchero. Amalgamare in una terrina i tuorli con la maizena, quindi versarvi dentro l'infuso appena preparato e mescolare bene.
Porre il recipiente a bagnomaria e cuocere il composto senza mai smettere di girare con un cucchiaio di legno. Appena la crema inizierà ad addensarsi, velando il dorso del cucchiaio, spegnere, unire il rum e lasciare raffreddare.
Imburrare e infarinare uno stampo (possibilmente di ceramica) a forma di cuore (si, lo so, è una cosa un po' sdolcinata, però dai, ogni tanto ci si può anche lasciare andare, no? Eh!) e foderarlo con la pasta preparata all'inizio, rialzando bene il bordo, "ondulandolo" un poco se vi piace, aiutandovi con le dita. Dopo aver coperto la pasta con un foglio di alluminio da cucina e una mangiata di fagioli secchi, infornare lo stampo per quindici minuti a 180 gradi, poi eliminare i fagioli e l'alluminio a lasciare cuocere il cuore per altri quindici minuti.
Montare la panna, dolcificarla con lo zucchero a velo e unirla delicatamente alla crema al cocco. 
Versare quindi nel cuore di pasta "cotto" la mousse così ottenuta e riporre in frigorifero per almeno 2-3 ore prima di servirlo.

Mmmmm... 
Buono, buono, buooooooono!!! 

giovedì 30 dicembre 2010

Torta colazione

No, mi spiace, non ce la faccio!
Non riesco a staccarmi, manco stessi scrivendo i capitoli del mio nuovo libro!!!
Ma che ci posso fare se mi date una soddisfazione dopo l'altra? Nulla!
Ho appena controllato le statistiche (come mi ha insegnato il mio fedele Samu) e ho constatato con immensa gioia e sorpresa che mi hanno "trovata"  (ossia "cliccata") anche in Germania!
Ma vieeeeeeeeni!!!
Pertanto, ecco pronta una semplice ricetta di benvenuto per le nostre nuove amiche tedesche (o italiane che abitano all'estero), da gustare al mattino a colazione, in famiglia o... con chi vogliamo! Ehehehehe...!
Ancora GRAZIE!
E mi raccomando, spargete la voce!!!

Ingredienti:
  • 125 grammi di burro
  • 200 grammi di zucchero bianco
  • 3 uova
  • 10 centilitri di panna liquida
  • 250 grammi di farina (più il necessario per l'uvetta)
  • 1/2 bustina di lievito chimico
  • 1 cucchiaio di buccia d'arancia grattugiata
  • 70 grammi di cioccolato al latte
  • sale
  • 70 grammi di uvetta
  • 30 grammi di mandorle macinate

In una terrina grande sbattere con la frusta il burro ammorbidito e lo zucchero, fino a ridurli in crema.
Rompere le uova separando i tuorli dagli albumi. Incorporare i primi, uno alla volta, alla preparazione di burro e zucchero, quindi aggiungere la panna.
Mescolare tra loro la farina, il lievito e la buccia d'arancia, poi aggiungerli a poco a poco al contenuto della terrina. Amalgamare l'impasto con molta cura, mescolando con un cucchiaio di legno.
Spezzettare il cioccolato in una piccola casseruola a bagnomaria e fatelo sciogliere lentamente.
Montare gli albumi a neve fermissima con un pizzico di sale e aggiungerli delicatamente (mescolando dal basso verso l'alto) all'impasto.
Mettere 2/3 della preparazione ottenuta in un'altra terrina e mescolare insieme ad essa l'uvetta (che avrete precedentemente infarinato), poi versare questo impasto in uno stampo decorato di 20-22 centimetri di diametro, imburrato e infarinato.
Versare le mandorle macinate nel CIOCCOLATO fuso e mescolare bene, poi incorporarli nel restante impasto contenuto ancora nella prima terrina (vale a dire 1/3 del totale) e versare il tutto nello stampo, sopra l'altro strato.
Infornare a 150 gradi e fare cuocere per cinquanta minuti.
Una volta cotta sfornarla e sformarla ancora calda, lasciandola raffreddare su di una griglia prima di gustarla!

E buon mattino a tutte, donne!

Torta Missouri

Ma siii, andiamo, così, una dietro l'altra!
Sfasciamoci in questi giorni di festa, che come dicono al telegiornale per mettersi a dieta c'è sempre tempo dopo la Befana!!!
Scherzi a parte sarà che mi sento ancora un po' in difetto per tutti i giorni che non ho potuto scrivere, sarà che vi penso indaffarate mani, gambe e braccia nei preparativi per la cena di stasera e poi per il cenone di domani, sarà che non avendo nulla da fare (e non potendo fare altro, nelle condizioni in cui mi trovo, mannaggia a me!) me ne sto qui a sfogliare libri, riviste e raccoglitori....ma trovata questa ricettina non potevo proprio aspettare domani!!!
Trattasi di una sorta di crostata d'origine nordamericana, guarnita di gelato e servita con una salsa calda.... mmmmmmmmh..... o almeno così è scritto sulla scheda che ho davanti agli occhi. Di una cosa sono certa: voglio dedicarla in particolar modo alle mie lettrici americane che stanno aumentando di settimana in settimana, rendendomi moooolto orgogliosa!!!

INGREDIENTI:

Per la torta:
  • 125 grammi di burro
  • 250 grammi di biscotti secchi
  • 100 grammi di cacao amaro
  • 3 cucchiai di zucchero semolato
  • 1 litro di gelato al caffè (ora, prima di agitarvi, ci sono rimasta anch'io quando ho letto LITRO al posto di CHILO... di mio proverei a seguire l'istinto, come vi ispira vi ispira. Certo l'equivalenza non è la stessa... e qui in casa mia mamma mi sta già suggerendo quello che farebbe lei, ossia sciogliere il gelato, misurarne un litro in un apposito dosatore per liquidi e poi rimetterlo in frigo in modo che ritrovi la sua consistenza naturale...)
  • 20 centilitri di panna da montare

Per la salsa:
  • 60 grammi di noci pecan
  • 15 centilitri di panna da montare
  • 60 grammi di burro
  • 100 grammi di zucchero semolato
  • 125 grammi di zucchero di canna
  • 100 grammi di cacao amaro
  • sale
  • 1 cucchiaino di rum bruno

Sciogliere il burro in una casseruola, senza farlo scurire. Sbriciolare i biscotti in una terrina, poi aggiungere il cacao, lo zucchero e il burro fuso. Mescolare bene per ottenere un impasto sodo e omogeneo.
Imburrare una teglia di 25-26 centimetri di diametro e stendere l'impasto che distribuirete nel recipiente, sistemandolo e schiacciandolo bene con le dita. Mettere in frigorifero per venti minuti.
Passare poi la tortiera in forno preriscaldato a 180 gradi e fare cuocere questa base di pasta a base di CACAO per venti minuti. Sfornare e lasciare raffreddare, quindi riempire tale crostata con il gelato al caffè (una volta tolto dal frigo e reso spalmabile) e livellare con una spatola umida d'acqua. Mettere la torta così com'è nuovamente in frigo per due ore.
Tritare in modo grossolano le noci pecan e farle tostare passandole sotto il grill per una decina di minuti; durante la tostatura mescolare il trito due o tre volte con un cucchiaio di legno, in modo da farle dorare in modo uniforme.
Nel frattempo riscaldare la panna in un pentolino. Unire il burro, mescolare e portare a ebollizione. Quindi incorporare al composto i due tipi di zucchero, il cacao, un pizzico di sale e fare riprendere il bollore. Infine, fuori dal fuoco, aggiungere il rum e le noci tostate. Mescolare nuovamente.
Al momento di servire il dolce, montare la panna e, usando una tasca da pasticceria, disporla a ciuffetti qua e là sulla torta (ossia sul gelato). Versare poi la salsa ancora calda in una salsiera e portarla in tavola, a parte, in modo tale che gli ospiti (o a chi spetta questa delizia!) si possano servire a piacere.

E poi dite che non vi voglio bene!!!

Torta "anti-sonno"...

...semmai l'abbiocco arriva dopo, in fase digestiva!
Uff! Sono qui che mi allungo lo stomaco con l'ennesima camomilla (troppo power per l'appendicite!), sognando un caffè... uno dei miei soliti caffè che ormai ho abbandonato da una settimana e che accompagnavano tanto bene le mie care sigarette (ridotte al minimo anche quelle!)... che amarezza!
E come dar sfogo alla mia voglia, anche solo in modo virtuale???
Semplice: immaginando voi alle prese con la seguente ricetta! Ah!

Ingredienti:

Per il dolce di mandorle e nocciole:
  • 60 grammi di mandorle macinate
  • 60 grammi di nocciole
  • 60 grammi di zucchero a velo
  • 20 grammi di farina tipo "00"
  • 4 albumi
  • 60 grammi di zucchero semolato

Per lo sciroppo al caffè:
  • 40 grammi di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di caffè ristretto

Per la crema al cioccolato:
  • 200 grammi di cioccolato al latte
  • 20 grammi di panna liquida per dolci

Per la glassa al cioccolato:
  • 300 grammi di cioccolato fondente
  • 10 centilitri di olio di vinaccioli (o qualsiasi altro tipo di olio di semi insapore)

Per la crema al burro:
  • 125 grammi di zucchero semolato
  • 4 tuorli
  • 250 centilitri di latte
  • 15 grammi di caffè liofilizzato
  • 2 cucchiai di caffè macinato
  • 250 grammi di burro
  • 2 cucchiai di caffè ristretto

  • 1 base di pasta génoise pronta, alta 2 centimetri, del diametro di 25 centimetri

Mescolare le mandorle macinate, le nocciole tritate finissime, lo zucchero a velo e la farina. Montare gli albumi a neve ben ferma, unire lo zucchero e poi amalgamarvi con delicatezza la miscela preparata prima. Versare il composto in una tortiera da 25 centimetri di diametro, imburrata e infarinata. Infornare per 35 minuti a 180 gradi. Una volta cotto sfornare e sformare il dolce, facendolo poi raffreddare da una parte.
Per lo sciroppo al caffè fare bollire lo zucchero in 10 centilitri di acqua, unire il caffè ristretto e lasciare raffreddare.
Per la crema al CIOCCOLATO fare sciogliere il cioccolato al latte a pezzetti nella panna bollente e lasciare raffreddare.
Prarare la glassa al cioccolato fondente sciogliendo quest'ultimo a bagnomaria e fuori dal fuoco unire l'olio di vinaccioli.
Infine, per la crema al burro sbattere in una ciotola lo zucchero con i tuorli. Quando il composto sarà chiaro e spumoso, versarlo nel latte portato a bollore e cuocere a fuoco dolcissimo per cinque minuti, quindi unire il caffè liofilizzato e quello macinato. Spegnere e lasciare raffreddare.
Nel frattempo lavorare il burro con un cucchiaio di legno fino a ridurlo in crema, poi incorporare il composto al caffè, ormai freddo, e il caffè ristretto.
Appoggiare su di un cartone da pasticceria a cerchio un cerchio di cartoncino per alimenti alto 5 centimetri e del diametro di 25 centimetri. Adagiare sul fondo la torta di mandorle e nocciole, coprirla prima con la crema al CIOCCOLATO al latte, poi con la crema al burro e alla fine con la base di pasta di génoise. Inzuppare quest'ultima con lo sciroppo al caffè e sistemare il cartone in frigo per almeno due ore.
Quando saranno passate (o al momento di servire) levare il cerchio di cartoncino aiutandovi con la lama riscaldata di un coltello. Versare quindi la glassa al cioccolato fondente sul dolce e tutto intorno ad esso, lisciandola bene con una spatola e decorare a piacere con qualche chicco intero di caffè, se vi và.

E poi altro che sigarettina, per chi fuma!!!

'Na "botta di vita" al cioccolato e pere!

Ahhh... forse oggi è il primo giorno in cui i miei vari doloretti mi danno un po' di tregua...(speriamo bene che duri!). Così, dopo una parchissima colazione a base di tè verde e quattro Plasmon e una doccia super rilassante (ho rischiato di svenire dal sonno dentro la cabina, viste le notti che ho trascorso in bianco!) ho proprio il desiderio fremente di dedicarmi a voi, sorelline, che tanto mi sopportate e tanto mi sostenete, continuando a visitare il blog, giorno dopo giorno!
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Quindi ho pensato bene di farvi un vero e proprio regalo di Natale (anche se decisamente in ritardo!). Una ricetta che vi renderà fantastiche agli occhi di tutti, grandi e piccini (attenzione però ai più piccoli, per via di determinati ingredienti che vedrete di seguito...). Un dolce moderno, con il quale poter aprire degnamente il nuovo anno. Insomma, come cita il titolo (e come l'ho soprannominata io) una vera e propria "botta di vita"!!! Che ogni tanto ci vuole, no? Specie per chi, in questo momento, è nelle mie stesse condizioni... Infatti io vi seguirò da lontano con il pensiero, a sto giro, non potendone assaggiare manco una punta. Ma per chi è ridotta peggio della sottoscritta e non ha comunque male alla pendice, beh, quale rimedio migliore per tirarsi su il morale e guarire??? Eh!

INGREDIENTI:

Per la pasta:
  • 150 grammi di farina
  • 75 grammi di burro
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • 2 tuorli

Per la guarnizione:
  • 100 grammi di miele d'acacia (se proprio vi manca sostituitelo con un miele simile, che non sia melata di bosco, castagno, tarassaco, ecc... per intenderci)
  • 1/2 cucchiaino di pepe in grani (nero, bianco, verde o rosa)
  • 2 chiodi di garofano
  • 5 grammi di zenzero fresco
  • 2 peperoncini
  • 1 limone
  • 4 pere William
  • 30 centilitri di panna per dolci
  • 1 cucchiaino di latte
  • 1 stecca di vaniglia
  • 250 grammi di cacao amaro
  • 1 tuorlo

(e scusate se è poco!)
Disporre la farina a fontana e versare nella conca formata il burro ammorbidito a pezzetti, lo zucchero e i tuorli. Lavorare gli ingredienti con le dita, amalgamandoli fino ad ottenere un composto omogeneo. Stenderlo quindi in una tortiera da 20 centimetri di diametro, imburrata e infarinata. Bucherellare la pasta con una forchetta, poi infornare per venti minuti in forno già caldo a 200 gradi. Una volta cotta levate la tortiera dal forno e lasciatela raffreddare in un angolo, senza sformarla.
Mettere ora il miele in una casseruola, unire 20 centilitri d'acqua, i grani del pepe, i chiodi di garofano, lo zenzero, i peperoncini e la scorza grattata di mezzo limone. Portare a ebollizione a fuoco dolce e lasciare sobbollire per cinque minuti.
Sbucciare le pere e irrorarle con il succo del limone, unirle poi allo sciroppo a base di miele e lasciarle cuocere per venti minuti, girandole un paio di volte. Una volta trascorso il tempo scocciolarle, farle raffreddare e tagliarle a spicchi non troppo sottili, lasciandoli in ammollo nello sciroppo.
Preparare la crema di CIOCCOLATO versando la panna e il latte in un pentolino, unendo la stecca di vaniglia tagliata a metà per lungo. Portare a ebollizione a fuoco basso e lasciare bollire per uno o due minuti, dopo di che spegnere e levare la vaniglia. Mettere quindi il cacao in una terrina, unire la crema di panna e latte, mescolare bene (in modo che eventuali grumi si sciolgano) e incorporare il tuorlo con la frusta. Versare la farcia ottenuta sulla pasta ormai fredda che avete lasciato nella teglia.
Infornare di nuovo per tre minuti (non di più) a 150 gradi. Fare nuovamente raffreddare e poi mettere la torta così com'è in frigo per almeno otto ore.
Al momento di servire (potrebbe anche essere il giorno dopo, e sarebbe pure meglio) disporre gli spicchi di pera, scolati dallo sciroppo, sulla superficie della torta (se qualche grano di pepe rimane attaccato ad essi non importa, anzi!).

Beh, che dire? Non si scherza mica!
Spero di aver dato un prezioso consiglio su che dolce preparare in questi giorni a chi (soprattutto) ama le spezie e il "piccantoso" come me! Tutto merito del mio raccoglitore di ricette....
Baci, baci!

mercoledì 29 dicembre 2010

Torta ricca al cioccolato fondente

Beddazze! Come usa dire in Sicilia e come ormai mi chiamano (e mi insegnano) Cate e Luce, le mie due siciliane DOC preferite!
Ero giusto a riposo, visto che altro non riesco a fare in queste condizioni, cercando di trastullarmi un po' con Internet (tenendo conto che alla tele non ci sta niente come al solito!) quando su Facebook mi giunge un messaggio di Cecilia Sgolacchia. 'Sto tesoro di ragazza mi faceva gli auguri di pronta guarigione allegando (bastardamente!!!) la seguente ricetta, pensando al mio bene e inconsapevolmente anche al vostro!
Perciò godetevela, voi che potete....SOB!!! Fateci pure il bagno, TZS!
La copio e la incollo direttamente, quindi è come se fosse lei a parlarvi, ok? Metto giusto in evidenza gli ingredienti.

TORTA RICCA AL CIOCCOLATO FONDENTE

per l'impasto:

185 g di burro non salato a pezzetti
250 g di cioccolato fondente
215 g di farina con lievito (io non la compro mai, uso quella normale e metto una bustina di lievito alla fine nell'impasto)
375 g di zucchero bianco
40 g cacao amaro
3 uova

per la glassa:


20 grammi di burro non salato a pezzetti
125 grammi di cioccolato fondente a pezzetti




preriscalda il forno a 160°C e imburra e infarina uno stampo da 22-24 cm

mescola farina e cacao in una terrina e aggiungi il cioccolato fuso a bagnomaria con il burro, poi aggiungi zucchero, uova e 250 ml d'acqua.
Inforna per 1h e 30min (io non l'ho mai tenuta così tanto, come tutti i dolci, superata la mezz'ora puoi aprire i forno e controllare la cottura con uno stecchino)
lascia raffreddare e ricopri con la glassa (CIOCCOLATO e burro fusi a bagnomaria)

...attenzione: la glassa ci mette un pochino a solidificare quindi occorre resistere alla tentazione di divorare la torta!!!
Visto che tesoro di ragazza? Lo dicevo io!
Pronti, partenza e via ai fornelli, fanciulle!
E un buonissimo pre-pre-Capodanno!

Ciambella marmorizzata all'arancia

Donne!
Puntuale come un orologio svizzero (più o meno) raccimolo le poche forze che ho e mi dedico alla vostra felicità...!
Si, si, vi vedo che ridete! Comunque sia, specie per chi ha dei bimbi che stanno gironzolando in casa in questo momento, facendo casino gratuito, la tortina che vi propongo (estratta da una delle infinite schede che colleziono in un raccoglitore apposito, che mi è arrivato un giorno per posta con allegate le istruzioni per acquistare le varie schede di ricette) potrà sicuramente essere una degna merenda fra un'ora o più, riempiendo i loro dolci pancini fino a stenderli, fidatevi!

INGREDIENTI:
  • 100 grammi di zucchero
  • 100 grammi di burro
  • 3 uova
  • 10 centilitri di latte
  • 200 grammi di farina "00"
  • 1 bustina di lievito chimico
  • 1 bustina di zucchero vanigliato
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 1 arancia
  • sale

Sbattere il burro ammorbidito e lo zucchero in una terrina, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Separare gli albumi dai tuorli e aggiungere quest'ultimi al composto precedente, uno per volta, poi versare il latte e la farina setacciata con il lievito, mescolando bene il tutto.
Dividere l'impasto mettendone 1/3 in un secondo recipiente e aggiungendovi lo zucchero vanigliato e il cacao setacciato. Nella prima terrina, invece, ai 2/3 dell'impasto unire la buccia grattata dell'arancia e il succo spremuto della medesima.
Montare a neve ben ferma gli albumi messi prima da parte, con un pizzico di sale. Incorporare delicatamente la neve ottenuta ai due diversi impasti, rispettando le porzioni di 1/3 e 2/3.
Imburrare e infarinare uno stampo a ciambella, possibilmente con cerniera. Versarci dentro metà dell'impasto all'arancia e copritelo con tutto l'impasto al CACAO, finendo poi con l'altra metà del primo.
Cuocere la torta per quarantacinque-cinquanta minuti in forno preriscaldato a 180 gradi. Una volta cotta sfornarla e sformarla subito, lasciandola raffreddare su una griglia.

Si può accompagnare con un bel tè nero al bergamotto, se siete amanti del genere. Io sì!
Buona merenda!!!

martedì 28 dicembre 2010

Salamotto di cioccolato e mandarini

Rieccomi qua. Cosa non si fa per distrarsi dalla malattia! Anche perchè manco più la tv riesce a darti le soddisfazioni di una volta. Pensavo che, visto il periodo in cui ci troviamo, ci fossero film a bizzeffe e a qualsiasi orario. Risultato? I film ci sono, ma sono gli stessi di sempre! O quelli vecchi e bacucchi di un secolo fa che (a parte rare perle) hanno perso il fascino che possedevano quando eravamo piccole oppure delle emerite stronzate, decisamente inguardabili!!!
Libri ne ho, di nuovi intendo, e ne ho giù finiti due da quando sono arrivata qua, ma non posso certo farmi scendere la cataratta!
Per questo motivo, seguendo il consiglio di Samu (via telefono), ho aperto il mio vassoio-tavolino per fare colazione a letto e ci ho piazzato sopra il pc, così posso spassarmela ancora un po' in vostra compagnia (sempre che voi siate d'accordo, certo).
Più che altro pensavo al titolo del post precedente... Nel senso, è vero che vi ho raccontato delle mie "disgrazie", spiegandovi così il perchè io non sia più riuscita a scrivere sul blog in tutto questo tempo, ma è anche vero che FORSE molte di voi si aspettavano chissà quale ricettona per farmi perdonare davvero... e invece cosa vi regalo io? Un budino! Un signor budino, per carità, tanto di cappello, però! Insomma, se sono costretta a budini e pappette mica è detto che dobbiate stare a regime anche voi. Dico bene?
Quindi mi tocca fare ulteriore ammenda. Perfetto. Ecco a voi il piatto!

Ingredienti:

Per la pasta del rotolo:
  • 4 uova
  • 150 grammi di zuccheri
  • 90 grammi di farina "00"
  • 1/2 bustina di lievito in polvere
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • sale

Per la farcitura:
  • 30 centilitri di panna da montare
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 1 cucchiaio di zucchero vanigliato
  • 1 barattolo da 280 grammi di mandarini sciroppati

Per la decorazione:
  • 25 grammi di cioccolato fondente
  • zucchero a velo

Separare gli albumi dai tuorli e poi sbattere quest'ultimi con lo zucchero. Utilizzare una frusta elettrica e lavorare finchè il composto non diventi chiaro e spumoso. Mescolare la farina setacciata con il lievito e il cacao in una terrina. Versare poi l'insieme di polveri a pioggia sul composto di uova e zucchero, continuando a mescolare con lo sbattitore elettrico. Quindi montare a neve fermissima gli albumi, unendo il famoso pizzico di sale (oppure le solite due o tre gocce di limone). Una volta ottenuta una neve solida unirla al composto precedente, mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto. Ora prendere uno stampo rettangolare e foderarlo di carta da forno. Stenderci all'interno l'impasto e livellarlo con delicatezza in modo che in tutta la teglia ci sia uno spessore uniforme. Cuocere in forno preriscaldato a 150 gradi per venti minuti. Una volta cotto sfornare il dolce e sformarlo quand'è ancora caldo, adagiandolo su di un panno umido e arrotolandolo su se stesso, aiutandovi con il panno.
Sbattere ora la panna e appena inizierà a montare aggiungere lo zucchero a velo e quello vanigliato e continuare a lavorarla.
Sgocciolare i mandarini dallo sciroppo con un colino (conservandone da parte qualche spicchio per decorare) e tagliarli a pezzettini piccoli. Ridurre poi il cioccolato fondente in scaglie con un coltello.
Srotolare il dolce-biscotto che avevate avvolto nel panno. Mettere da parte un po' di panna per decorare, mentre versare il resto in una ciotola, unendo i pezzetti di mandarini. Utilizzare il composto ottenuto per farcire il dolce cotto, che poi si dovrà arrotolare nuovamente e posare su di un piatto da portata.
Utilizzare la sacca da pasticceria per decorarne la superficie con la panna montata messa prima da parte. Aggiungere gli spicchi di mandarino anch'essi preservati in un angolo e finire con le scaglie di CIOCCOLATO.
In ultimo, spolverizzare il tutto con lo zucchero a velo.

E qui voglio proprio vedervi a lamentarvi!
Perdonata sul serio? Molto bene benissimo!
E mi raccomando: SFONDATEVI! Voi che potete!
Baci, baci e ancora baci!

Per farmi perdonare!!!

Amicheeeeeeeee!
Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa....!
Lo so, lo so, non ci sono scuse che tengano per la mia improvvisa assenza di giorni e giorni... ma giuro, GIURO, che non l'ho fatto apposta!
Per riassumere: sono tornata a casa (in Liguria) per le vacanze di Natale (un po' in anticipo perchè mia madre non era molto in forma e dovevo aiutarla a sbrigare alcune cose) e dal primo momento che ho messo piede in stazione a Porto Maurizio la sfiga ha pensato bene di scatenarsi! Anche se il mistero rimane il perchè abbia scelto proprio me fra tutti!
Una volta a casa, aprendo la valigia, mi sono resa conto di aver dimenticato a Roma il caricabatteria del cellulare (con quest'ultimo ridotto già a sole due tacche!), perciò mi è toccato spegnerlo con l'intento di farlo arrivare "semi-vivo" fino al giorno della partenza... Dopo di che tiro fuori il portatile, accendo il modem che c'è a casa di mia madre per connettermi ad Internet e cosa succede? Ovviamente non ci riesco! Niente configurazione! Così provo a trafficare un po' con cavi, antenne, bottoncini, cliccando a destra e a sinistra, ma nulla da fare...
Il giorno dopo chiamo subito il tecnico di linea che mi dà istruzioni per telefono, che però nel mio caso servono a ben poco... così, dopo un'ora, mi consiglia di fare vedere il pc a qualcuno, perchè probabilmente il problema è dentro l'apparecchio, nella scheda o robe simili. CHE MERAVIGLIA!
Comunque ho obbedito al consiglio, anche perchè ero triste nel non poter scrivere a nessuno e soprattutto a voi! Almeno un post al giorno come ho sempre fatto da quando ho creato il blog, no? Cioè, era quasi Natale! Se non è una buona occasione questa per sfondarsi di cioccolato e di dolci in generale, allora quando?
Perciò ho chiamato Davide, il mio amico tecnico e programmatore, che gentilmente è venuto a controllare, portandosi poi il portatile a casa sua.
E quindi ho passato quasi una settimana scollegata dal mondo, comunicando con i miei "coinqui" a Roma via messaggi mandati dal povero, vecchio e stanco cellulare di mia mamma, cercando di non consumarle troppo in fretta la scheda, povera donna!
Ma pensate che sia bastata per Miss Sfiga? NO!!!
Ha pensato bene di farmi venire un bel attacco di appendicite la sera del 23, giusto per inaugurare al meglio i due giorni seguenti! Insomma, al di là del dolore (che per fortuna sono riuscita a gestire, con l'aiuto di mamma e di nonna, perchè chi cavolo ne aveva voglia di finire al Pronto Soccorso la Vigilia di Natale???!), ho passato il momento più bello delle Feste stesa in un letto! E a mangiare cosa, con il resto del mondo che si rimpinzava di mille specialità e dolci a base di CIOCCOLATA (appunto)? Niente! Uno perchè zero fame. Due perchè comunque, anche ne avessi avuto, il consiglio delle mie due amiche dottoressere è stato quello di fare uno o due giorni di digiuno bevendo solo brodo di verdure e tè caldo, per poi iniziare una dieta specifica per disinfiammare la zona in questione.
E credete che la cosa sia finita lì? Assolutamente no! Nel senso che ho male ancora oggi. Oddio, le coliche sono diminuite di molto, e questo significa che le cure funzionano e l'infiammazione se ne sta lentamente andando, ma sono debilitata da morire (visto che la dieta in bianco continua, a base di verdura cotta, crema di riso, riso in bianco, patate bollite, brodo di pollo, tè, tisane, camomilla e zuppa di miso...), ciondolo per casa priva di forze e la gamba destra, sotto la pendice, mi dà un fastidio cane!
Che due palle!!!
Ma perchè, poi? Mica me lo meritavo!
L'unica buona notizia in questa devastazione fisica è che Davide è tornato ieri pomeriggio con il mio pc "risanato" (poverino, ha detto - ridendo - che c'erano circa una settantina di virus annidati che stavano brindando e facendo casino al suo interno!), estirpandomi la promessa di portarlo a fare una piccola visita di controllo almeno una volta all'anno, oppure di aggiornare l'antivirus più spesso.
Uffa! Cioè, capito? Con tutto quello che una ha da fare e da pensare ci mancava pure la caccia ai virus!
Vabbè, pazienza....
Ciò che mi preme, ora (seduta sul divano, con la gamba tesa su una sedia) è di rimediare con voi, mie dilette! Di guadagnare il tempo perduto fin da subito!
E voglio iniziare con qualcosa di semplice e di schifosamente e magnificamente dolce (visto che i dolci mi mancano già da morire e che comunque di "pappette" mi devo nutrire! Ah, pure la rima!).
Che ne dite, quindi, di un budino come si deve, bianco come la neve, per far passare i pomeriggi freddi in attesa di Capodanno?

INGREDIENTI:
  • 80 grammi di cioccolato bianco
  • 55 grammi di farina "00"
  • 1,5 litri di latte
  • 8 tuorli (dopotutto ho detto SEMPLICE e non LEGGERO!)
  • 115 grammi di zucchero vanigliato

In una casseruola amalgamare a fuoco dolce la farina con mezzo bicchiere di latte, aggiungendo poi (una volta stemperati bene i due primi ingredienti) i tuorli uno alla volta, mescolando con una frusta. Fare quindi sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Unire al composto delle uova lo zucchero vanigliato, il CIOCCOLATO fuso e versare il latte rimanente, sempre mescolando bene e con delicatezza. Proseguire ad amalgamare durante la cottura fino a quando la crema raggiunge l'ebollizione, spegnere il fuoco e versarla così bollente in uno stampo per budino a vostra scelta, oppure in stampini più piccoli e monoporzione. Lasciare raffreddare bene il budino, prima di servire.
C'è chi preferisce tenerlo a temperatura ambiente, così da lasciargli una consistenza quasi cremosa e chi, invece, una volta tiepido lo schiaffa in frigo e attende che si solidifichi come Dio comanda.
A voi la scelta, fanciulle!

Io, intanto che procedete, mi ritiro nelle mie stanze, dolorante....!

venerdì 10 dicembre 2010

Torta scozzese con aggiunta di cioccolato

Ehhhh......
Visto per la milionesima volta "Le Fate ignoranti".... ma quanto è bello questo film??? Non si può dire! 
Così come non si può dire la strana voglia che mi ha avviluppato lo stomaco, appena è finito. Una voglia triste e malinconica... in perfetta sintonia con la colonna sonora e l'ora tarda della sera...
Io e Manu a berci l'ennesimo tè (a sto giro alla rosa), con fette biscottate, marmellata di amarene, Marlboro Light e Winston Blu...
In effetti sarebbe stato figo avere sul tavolo anche la torta che sto per descrivervi e che in Scozia si serve a pezzetti (una sorta di briciole "giganti"), con l'aggiunta di scaglie di cioccolato (ovviamente), come consiglia uno dei miei libricini "magici"!
Provare per credere!

INGREDIENTI:
  • 140 grammi di farina
  • 115 grammi di burro
  • 2 cucchiai di farina di mais
  • 85 grammi di scaglie di cioccolato fondente
  • 55 grammi di zucchero
  • zucchero in più da usare come guarnizione

Preriscaldare il forno a 160 gradi e foderare l'interno di una teglia da 18 centimetri di diametro con della carta forno.
Setacciare la farina bianca e quella di mais in una terrina, aggiungere lo zucchero e mescolare. Amalgamare ora il burro ammorbidito usando le mani, come per la pasta frolla. Unire all'impasto le scaglie di CIOCCOLATO e continuare a impastare.
Rovesciare la pasta ottenuta sulla teglia già pronta e livellare bene, o con le mani o con il dorso di un cucchiaio. Bucherellare poi la superficie del dolce con le punte di una forchetta. Infornare e cuocere per trentacinque-quaranta minuti, fino a che non si vedrà la torta assumere un colore appena dorato. Quindi estrarla e lasciarla raffreddare nella teglia.
Una volta fredda tagliarla a pezzi (anche irregolari) e cospargere il tutto con un po' di zucchero.
E via con la gara a chi ne toccia di più nel tè!


Notte, amiche mie e dolci sogni!


 

Torta "appiccicosa"

Buon pomeriggio donne!
Un'altra giornata passata all'insegna del buonumore (ormai sta divenendo un vizio!). Intanto ci siamo concessi il primo purè di questa stagione... anche se TECNICAMENTE non è ancora inverno (ma quasi). Buono, buono, buono! Sarà che ne avevo voglia...
Poi, mentre lavavamo i piatti, aspettando che il caffè salisse sul fuoco è suonato il campanello. E chi poteva essere, secondo voi? I rappresentanti del FOLLETTO! 
Quindi potete benissimo immaginare come abbiamo trascorso le ore successive io, Mara e Samu!
Comunque quel coso è fantastico, lasciatemelo dire, sia per stringere la mano a chi di voi ce l'ha già e sia per smentire le altre che non credono alla sua efficacia e pensano solo a un ipotetico spreco di soldi!
Devo ammettere che anche io ero scettica come voi (o per meglio dire non me n'è mai importato nulla di sti aggeggi).... Fino a quando non ho visto con i miei occhi la roba che è uscita fuori durante la dimostrazione, pulendo quattro mattonelle del pavimento, il tappeto sotto il tavolino del salotto e due cuscinoni del divano... ORRIBILE a dir poco!!! 
Il tizio parlava di acari come se in genere ce ne fossero dei gruppetti sparsi qua e là ogni tot di spazio, ma noi tre ci siamo guardati, allibiti, rendendoci conto che in casa nostra abitano legioni e legioni di questi stronzi animalini!!!
Quindi che fare?
Non lo sappiamo, bisogna parlarne bene tutti e cinque insieme... certo è che non possiamo nemmeno trasformarci in cinque Cenerentole Power Rangers! Anche perchè a parole siamo sempre tutti bravi, poi da lì a prendere realmente in mano scopa, paletta e spugnetta ce ne passa! 
Cioè, una mano (dall'alto) qualcuno o "qualcosa" ce la deve dare, no?
Quanta sofferenza.....
Così, com'è facile dedurre, abbiamo deciso di tararci su il morale a MODO MIO. Leggere per credere, care!

Ingredienti:

Per la torta: 
  • 200 grammi di burro
  • 2 mele verdi
  • 225 grammi di zucchero semolato
  • 225 grammi di farina lievitante
  • 3 uova
  • 55 grammi di cacao amaro 
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio

Per la glassa:
  • 115 grammi di zucchero a velo vanigliato
  • 1 cucchiaio di cacao 
  • 50 millilitri d'acqua
  • 1 cucchiaio di burro
  • 1 cucchiaio di latte

Scaldare il forno a 160 gradi. Ungere e infarinare una teglia quadrata da 23 centimetri.
Mettere gli ingredienti per la torta in un impastatore, se lo possedete, e lavorare fino ad ottenere un impasto bello morbido e amalgamato. Altrimenti fare tutto a mano in una grande terrina, in modo che ci sia spazio per lavorare gli ingredienti. Ovviamente le mele dovranno essere tagliate a fettine sottilissime, aiutandovi con un'apposita taglierina.
Una volta finito di impastare, porre il composto nella teglia preparata prima e cuocere per un'ora o fino a che non la vedete ben gonfia. Togliere poi lo stampo dal forno e lasciare raffreddare per dieci minuti, dopo i quali si può sformare il dolce e depositarlo su di una griglia per farlo raffreddare completamente.
Intanto, mettere gli ingredienti per la glassa in un pentolino a bagnomaria e farli sciogliere. Amalgamare bene aggiungendo dell'altro latte se l'impasto risulta troppo duro. Una volta pronta, spalmare la glassa sulla torta (che sarà fredda). Attenzione, però, a servire il dolce solo quando anche la glassa si sarà raffreddata e solidificata!

Buon appetito! 
E buon lavoro a chiunque possieda un FOLLETTO! 
Beate voi......     

giovedì 9 dicembre 2010

Matrimonio ricotta e cioccolato!

Molto bene benissimo!
Qualcuno su Facebook mi scrive che vuole di più... (miii, ancora???).
Allora io che devo fare? Non posso mica tirarmi indietro!
E dato che al secondo caffè di prima ho aggiunto anche un tè al Gelsomino (regalino di Samu), mi tocca immaginarmi mentalmente il dolce che vorrei (e che vi consiglio) per accompagnare tale, profumatissimo, liquido caldo.
Così mi è subito venuta davanti agli occhi la seguente torta, estrapolata come sempre dal mio archivio privato, felice di condividerla con voi (e con quelle che si lamentano che uno o due dolci al giorno sono troppo POCHI!).

Ingredienti:

Per la torta:
  • 75 grammi di farina
  • 60 grammi di zucchero
  • 60 grammi di burro
  • 1 uovo
  • 25 grammi di amido di mais
  • 1/2 cucchiaino di lievito
  • marmellata di arance
  • Gran Marnier

Per la farcitura:
  • 500 grammi di ricotta dolce
  • 4 uova
  • 100 grammi di zucchero
  • 50 grammi di cacao amaro
  • 1 limone
  • 8 fogli di colla di pesce
  • 2,5 decilitri di panna fresca

Per decorare:
  • 200 grammi di pasta di mandorle
  • 100 grammi di zucchero a velo
  • 60 grammi di cioccolato fondente
  • 50 grammi di cioccolato in granelli
  • 50 grammi di mandorle pelate

Lavorare insieme tutti gli ingredienti per l'impasto della torta (tranne la marmellata e il liquore), amalgamandoli bene e versare l'impasto ottenuto in una teglia rotonda, imburrata e infarinata. Cuocere il dolce in forno già caldo a 200 gradi per venti minuti, poi tirarlo fuori e lasciarlo raffreddare. Questa sarà la base della nostra torta. Perciò, una volta fredda, sformarla e cospargerla con la marmellata (la dose sceglietela voi) diluita nel Gran Marnier (ne basto poco, eh).
Per la farcia sbattere i tuorli delle uova con lo zucchero fino a ottenere un composto morbido e omogeneo, quindi incorporare la ricotta, il CACAO e il succo e la scorza grattugiata del limone. Ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda, poi strizzarla e scioglierla in un po' di acqua calda (poca!), dopo di che unirla alla farcia. Quando il composto avrà cominciato ad addensarsi, unire gli albumi montati a neve fermissima e la panna montata. Distribuire ciò che si è ottenuto sulla base della nostra torta. Dopo, coprire questo soffice strato con una sottile sfoglia ottuna mescolando alla pasta di mandorle lo zucchero a velo (nel senso che dovrete unire i due ingredienti e poi tirare la pasta con un piccolo matterello, molto delicatamanete).
Grattugiare ora il cioccolato fondente e spargerlo sulla superficie (ossia sopra la sfoglia di pasta di mandorle). I fianchi del dolce, invece, decorarli con il cioccolato in granelli e le mandorle pelate ridotte a scaglie. 

Sì, direi che ci siamo... nel senso che ne avete per un po' da fare...
Contente???
Per fortuna!