giovedì 17 febbraio 2011

Ohi, Ohi, Ohi.....

Ohi, ohi, ohi, gente.... pensavo di "morire"!
Non vi ho abbandonato in questi giorni per colpa di un ipotetico Principe Azzurro incontrato il 14 febbraio (e manco l'avrei voluto uno in calzamaglia e piume di struzzo!), ma semmai per essere stata INVASA da un virus del "beliscimo" (come direbbe mia nonna in puro dialetto ligure) per non dire di peggio!
In poche parole ho vomitato l'anima.
Ho vomitato come mai prima d'ora.
Ho vomitato per tutti gli anni in cui non ho vomitato!
Lo so, lo so, non è un bell'argomento, ma avete anche imparato un po' a conoscermi, capendo che sono una ragazza diretta e sincera e non potevo certo camuffare la faccenda con una frase tipo: oh, perdonatemi mie care, una piccola influenzina mi ha tenuto lontana da voi, ma ora eccomi di ritorno, guarita! Anche perchè non è vero! Cioè, grazie a Dio ho smesso di cacciare via il mondo e mi è scesa del tutto la febbre, ma la testa mi gira da matti appena sto un po' in piedi e faccio qualsiasi cosa, tanto che devo sedermi o correre a sdraiarmi per paura di cadere a terra tipo sacco di patate!
Comunque, per tornare al fattaccio iniziale: UNA COSA DELL'ALTRO MONDO! HO VISTO I MOSTRI, GIURO!
C'erano Samu e Mara che non sapevano più da che parte girarmi e tenermi mentre rantolavo sul mio letto in cerca di ossigeno, per poi piegarmi nuovamente sulla bacinella (quella enorme, ovale, con due maniglie, che usiamo in casa per metterci la roba da stendere una volta uscita dalla lavatrice)!
Tutto è iniziato con un lieve giramento di testa (ma assai sospetto, visto che mi conosco e conosco il mio corpo) che mi ha spinto a precipitarmi in bagno, iniziando a scongiurare ogni santo conosciuto perchè non mi facesse rimettere. Odio vomitare, fin da piccola. Per molti è una semplice azione meccanica, per altri è addirittura liberatoria e per carità, hanno ragione. Stai male, due dita in bocca e via, torni fresca come una rosa! Per me, invece, è sempre stato un trauma nel vero senso della parola. Cerco di combattere la nausea in tutti i modi con il solo risultato di stare peggio. Mi sento svenire, mi viene da piangere, un ver casino. Cioè, lo combatto proprio, è più forte di me, non so impedirmelo... E, tutto sommato, pensavo che sarebbe stata una cosa "normale", uno svomitacchiamento e poi via, a letto, aspettando di "morire" lentamente fra le braccia di Morfeo....
Peccato che non sia andata esattamente così!
Ricordo di essermi ritrovata in ginocchio davanti al water in un secondo, chiamando Mara a gran voce perchè, come dicevo, oltre la nausea avevo questo senso di "svenevolezza" che non so in quale posizione orizzontale mi avrebbe portato se non ci fosse stata lei. Poi è arrivato subito Samu e lì, vabbè, vi risparmio i dettagli, ma è venuto fuori che le ultime due tazze di tisana bevute dieci minuti prima me le sarei potute tranquillamente risparmiare a detta del mio stomaco, visto che in pratica sono state la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. 
Una volta concluso (così mi pareva) il "rigetto" non avevo la benchè minima forza di alzarmi in piedi e arrivare fino in camera, tant'è che mi sono messa a quattro zampe, pronta a procedere a carponi su di un pavimento a dir poco LERCIO! Fortuna che Samu me l'ha impedito, tirandomi quasi su di peso e aiutato da Mara mi ha accompagnato fin sul letto. Mi ci sono buttata a pesce, distrutta, pensando che il peggio fosse passato e sorprendendomi di essere arrivata addirittura al vomito, cosa che, appunto, non mi accade praticamente mai (nemmeno le volte che mi ubriaco, per dire!)....
E invece NO!
Il tutto doveva ancora INIZIARE!!!
Tempo un minuto, quel minuto di quasi relax se segue ogni "sbocco" (termine grezzo, usato dalle mie parti e forse altrove) e ho sentito nuovamente la testa girare e il bisogno di riabbracciare il mio amico water. Così via di corsa in bagno, seguita dai miei fidi angioletti Mara e Samu (con lei che già proponeva di contattare la Guardia Medica), seguendo le leggi che dettava il mio povero stomaco (peccato per i fagiolini, perchè erano davvero buonissimi....). Dopo di che non ce l'ho più fatta, ho annunciato che mi sarei arenata sul letto perchè mi veniva troppo da svenire e quindi Samu ha pensato bene di portare la famosa bacinella in camera, giusto per prevenire. Anche lì mi aspettavo che il peggio fosse passato. Sentivo che la febbre andava e veniva, salendo e scendendo a seconda della pressione che vomitando mi si abbassava e nel complesso mi sentivo da schifo, ma desiderosa solamente di sparire sotto le coperte e non pensare più a niente.
E pure a sto giro mi sbagliavo...
Insomma, non ci crederete (o forse sì se ci siete già passate o se per voi è addirittura normale), ma avrò come minimo vomitato ancora una decina di volte, "riposandomi" per cinque minuti neanche fra una "botta" e l'altra alla bacinella! So che invece di migliorare, svuotandomi, mi sentivo sempre peggio (anche perchè avevo mangiato poco, durante il giorno, e bevuto tanto e speravo che prima o poi finisse, non era necessario arrivare a sputacchiare la bile o robe simili, no?) e mi chiedevo come fosse possibile che un essere umamo potesse vomitare tanto e senza il minimo accenno a smettere!!!
Alla settima o ottava "battuta" non ce la facevo più dal male e dagli spasmi e rammento di aver chiesto a Samu di fare qualcosa, di chiamare qualcuno e così non so chi, se Mara o Manu, hanno iniziato a telefonare. Prima alla Guardia Medica che non so con quale scusa ha declinato "l'invito", spingendoli a contattare il Pronto Soccorso, mentre io di là avevo il timore di arrivare a sputare fuori lo stomaco stesso, rivoltato come una tasca, con Samu che mi teneva i capelli, intervallato da Mara che mi accarezzava le tempie (nei momenti di pausa) e Manu che aggiungeva coperte su coperte alle mie, visto che tremavo dal freddo. Nella mia testa risuonava un'unica parola: PLASIL! Questo il medicinale magico che Samu aveva iniziato a nominare, dicendo che chiunque si sarebbe degnato di arrivare, fra quelli chiamati, me ne avrebbe fatto immediatamente una fiala e il vomito si sarebbe arrestato dopo poco....
PLASIL, PLASIL, PLASIL, PLASIL, PLASIL!!!
Questo il mio urlo interiore. Il mio mantra.
Poco dopo (ormai stavo vomitando da più di due ore) sono arrivati quelli del 118, in una parola: felicissimi! Il bello è stato che mi hanno beccato in uno dei momenti di "relax" e quindi gli sono apparsa come un fresco fiore di campo (un fiorellino un po' sbattuto, con le occhiaie e il colorito bianco-verdastro), capace di connettere parole di senso compiuto, rispondendo da sola alle loro mille domande. Infatti la "capa" ha subito sbottato, come a chiedere perchè mai li avessimo fatti precipitare lì per una banale influenza (ci volevo vedere lei anima e corpo dentro la bacinella!) e Mara e Samu a spiegare che la Guardia Medica non era voluta venire e che io stavo buttando fuori anche quello che non avevo e in più erano preoccupati potesse esserci dell'altro, visto i miei precedenti di infiammazione alla pendice, appena due mesi fa. La donna si è un attimo calmata e ha detto che nel loro caso avrei dovuto seguirli in ospedale, perchè questa è la prassi e, detto fuori dai denti, non le sembrava il caso di intasare il Pronto Soccorso con "cazzate" tipo la mia. Così Samu è scattato, alzandosi dal mio letto e proponendole di chiamare lei la Guardia Medica.
La telefonata non me la ricordo o forse l'ho sentita poco o niente, sta di fatto che prima di andarsene mi hanno annunciato che un medico stava arrivando a farmi il Plasil e quindi di stare tranquilla. 'Na parola... So solo che ho vomitato ancora una o due volte prima che altra gente si facesse viva. E che gente!
Una tizia che pareva la sorella minore di Rosi Bindi, arrabbiata col mondo intero. E' entrata facendosi largo nella mia piccola stanza, individuandomi sul letto rotondo (ero, credo, una specie di larva in posizione fetale e avvolta dalle coperte), chiedendomi in modo sbrigativo sintomi e situazione e "ordinandomi" di avvicinarmi a una delle sponde del letto per potermi visitare, iniziando a misurarmi la pressione (ma perchè se sei medico e hai scelto tu questa professione non sei un poco più serena? Cioè, è forse una colpa star male? E' colpa mia se sei di turno tu? NON CREDO PROPRIO!). Dirvi che ero priva di forze e dire poco e mi girava tutto e il minimo spostamento era faticosissimo, tanto da sembrarmi una specie di sollevamento pesi. Ma ce l'ho fatta a trascinarmi (tipo verme) fino da lei che intanto mugugnava (me l'ha detto poi Samu il giorno dopo): sì, sì, bello il letto così, molto pittoresco, tutto fuorchè COMODO!
E Dio santo! Non era una trappola è un letto, semplicemente privo di angoli! Non moriva se provava a sedercisi sopra per agevolarmi un attimo, invece di pretendere chissà quali acrobazie da una ragazza-ridotta-a-meno-di-uno-straccio!
Comunque mi ha misurato la pressione, sempre busugliando fra sè, mi ha oscultato la pancia, mi ha tastato con dita e mani dallo stomaco alla vescica, senza traslasciare fegato, milza, pendice e ovaie, distruggendomi con la pressione che ci metteva e con le unghie (delicatezza e sensibilità sotto i livelli minimi!), insomma, una tortura, finchè alla fine non ha deciso bene di somministrarmi una fiala di sto cazzo di Plasil!
AAALLELUIA, AAAAAAAAALLELUIA!!!
Ma secondo voi le sapeva fare le punture? Eh, no! Una che ti pianta le mani in quel modo in pancia, che manco il muratore la cazzuola nel cemento come fa a saper fare bene una puntura? Ha preparato tutto e mi ha fatto sdraiare con il sedere all'aria, poi (io ovviamente non la vedevo) mi ha detto: un bel respiro profondo! E mentre io eseguivo, ormai alla frutta, desiderando solo che tutto e tutti mi lasciassero in pace dopo aver placato il mio stomaco, questa pensa bene di adagiare l'ago sulla mia chiappa e di spingerlo giù lentamente...! AAAAAAAAHHHH! MA PORC..! CAGNA MALEDETTA! Ma lo sai come si usa una siringa? Non devi prelevarmi il sangue, li mortacci tua! L'ago và piantato in un gesto veloce e deciso, stile freccetta! In più il liquido bruciava pure!!! Per cui doppio spasmo con tanto di gemito in cui Samu, vicino a me, mi ha preso la mano (cercando anche di non scoppiare a ridere, lo vedevo!!!). Quando poi ne abbiamo parlato, iol giorno dopo, mi ha presa in giro, dicendo che la posizione e il mio sospiro di "dolore" sembravano tutt'altro che una che stesse subendo un'iniezione....
Fatto sta che nel bene o nel male sto Plasil ha funzionato. Non ho più vomitato una sola goccia. E Samu e Mara ne hanno subito approfittato per mettermi il pigiama e infilarmi sotto le lenzuola, teneri, chiudendo Minù in salotto e lasciando la porta di camera mia aperta in mdo da potermi sentire se per caso avessi avuto bisogno di aiuto.
Sono crollata lentamente in uno strano limbo, fatto di spossatezza, di brividi e tremori, di una febbre incalzante che si stava alzando e di un sonno... sonno!
Inutile provare a spiegarvi lo stato in cui mi sono svegliata la mattina dopo, con 39 di febbre e in bocca circa un etto di sabbia (questa la sensazione) e l'impossibilità di bere... ordine categorico della dottoressa e di Samu: solo bagnarmi le labbra e buttar giù, semmai, qualche goccia! UN INCUBO! Specie per chi, come me, è abituata a tracannare acqua, tè e via dicendo dalla mattina alla sera e in quantità industriali!!!
Insomma, tutto ciò per dirvi che non sono stata a divertirmela e che solo oggi sono riuscita ad uscire dal letto, darmi una lavata e connettermi con il resto del mondo fra cui voi, mie dilette.... che lo so che non ve ne frega una cippa-lippa delle mie disgrazie e volete solo delle nuove ricette, ma forse fra voi qualcuna che si è anche affezionata alla sottoscritta c'è e quindi è a lei che dedico le mie spiegazioni-barra-scuse!
E con questo chiudo, il dolce lo trovate nel post seguente, fra un pochino... il tempo di bere un tè e rimettermi in senso, perchè non sapete quanto ancora io mi senta debole e quanto mi giri la testa che non mi sdraio ogni tot di tempo!

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