giovedì 2 dicembre 2010

La grande famiglia Cacao

Raccontano, più e più libri (incluse molte pagine di Internet!) che il cioccolato sia il frutto della miscelazione di cacao magro, CACAO IN POLVERE, zucchero e burro di cacao.
La parte chiamata "secca" dovrebbe occupare almeno il 35% del totale, il cacao magro almeno il 14% e il burro di cacao il 18%. Questo se le cose vengono fatte bene, perchè più elevata è la percentuale di CACAO più è alta la qualità del cioccolato!
Ora, io non so se i membri di questa ipotetica Famiglia vadano realmente d'accordo tra loro (come solitamente funziona per quelli del Mulino Bianco), sta di fatto che sono al quanto numerosi e io già me li vedo intorno a un tavolo, a discute e bisticciare su chi, fra loro, sia il più degno di nota, il più buono, quello meno "grasso", quello più puro, ecc...ecc...ecc...
Un gruppo di fratelli di età e costituzione diverse, fra cui non riesce a emergere un vero e proprio leader, anche perchè (volente o nolente) sono legati al parere e ai gusti personali di noi tutti. Del vasto pubblico che ogni giorno (qua e là nel mondo) li assaggia e li giudica, alzando la paletta da 0 a 10.
Ma andiamo a presentarli questi baldi giovani. Questi Bimbi Sperduti, abitanti di un'isola felice e segreta al sapere di noi comuni mortali...
  • CIOCCOLATO FONDENTE: è colui che si crede il più figo. Con il 45% di cacao e il 28% di burro di cacao và in giro per la casa a vantarsi e a specchiarsi ovunque ritrovi riflessa la sua immagine. E per carità, diamogli atto che Madre Natura con lui si è data da fare con impegno! Ama farsi gustare in tavolette ed è inutile sottolineare quanto sia utilizzato per torte e dessert in generale. Ha un gusto forte, a seconda della marca (di vestiti) che indossa e un colore scuro, quasi nero a tratti (no, non si fa le tinte!). Me lo immagino alto e snello, perennemente abbronzato, con occhi neri e taglienti e un ciuffo lungo e suadente, che ha il vizio di levarsi da davanti al viso con un semplice e arrogante soffio del labbro inferiore.
  • CIOCCOLATO EXTRAFONDENTE: è il suo gemello (quelli che nascono dieci minuti prima dell'altro), e per quanto sia bello e sicuro di sè allo stesso modo è stranamente meno arrogante. Lui, che potrebbe essere davvero il numero uno, se solo avesse il carattere di suo fratello e godesse nel mettersi in mostra. Possiede in sè un'eleganza e una linea seducente che si hanno e non si imparano, grazie anche alla sua percentuale di cacao che è del 70%. Con il fisico alto e statuario, occhi neri e penetranti, sorriso sghembo, è consigliato di "assaporarlo" in tavolette, senza perdersi a mischiarlo con altri ingredienti (assai più miseri), che invidiosi tendono a voler soffocare il suo inconfondibile sapore.
  • CIOCCOLATO AMARO: è il maggiore fra i fratelli, quello più serio, "adulto", maturo, un po' misterioso nel suo essere ermetico ed enigmatico. Il più duro, in un certo senso, colui che deve essere conosciuto a fondo per essere apprezzato. Il suo carattere schivo tende ad allontanare le persone, che reputano più facile approciarsi con gli altri membri della Famiglia, ma una volta venuto a contatto con qualcuno è capace di donarsi interamente, generoso come nessuno. E' apprezzato particolarmente dai cuochi di professione (oltre agli amanti del genere), tanto da essere soprannominato "cioccolato dei pasticceri", specie per la sua sostanza, ottenuta dalla miscelazione della pasta di cacao con burro di cacao, senza aggiunta di zucchero e altri aromi. Ama stare a casa propria o in luoghi isolati scelti da lui, abbracciando la sua chitarra e dando vita a poesie malinconiche che pochi appassionati possono davvero comprendere. Gli occhi sono scuri e grandi, orlati di ciglia che farebbero invidia ad ogni donna e raramente lo si vede sorridere, barricado dietro alla sua massa di riccioli neri e lunghi.
  • CIOCCOLATO DA COPERTURA: è quello che prende la vita con più leggerezza, brillante e scanzonato tende a non impegnarsi mai del tutto, quasi aspettando che siano gli altri a sbattersi intorno a lui e per lui. Ama trascorrere le notti fuori con gli amici, rientrando all'alba e recuperando il sonno durante la giornata, quando i suoi fratelli solitamente sono al lavoro o impegnati in altre attività analoghe. Veste alla moda, spendendo i suoi soldi in Beauty Farm e Centri benessere, facendosi coccolare e "manovrare" dalla testa ai piedi. E' castano, con mesch nere e bionde e ha un taglio spaziale. Gli occhi sono color ambra e variano a seconda del suo umore. Non è altissimo nè particolarmente muscoloso, ma sa il fatto suo e riesce a conquistare chiunque, basta che lo desideri davvero. Contiene tra il 60 e il 75% di cacao e almeno il 32% di burro di cacao, perciò si scioglie bene e il risultato è una glassa lucida e brillante, piacevolmente oleosa al tatto. Deve sempre, però, essere temperato prima di poterlo usare.
  • CIOCCOLATO AL LATTE: è uno fra i più giovani della banda, di indole dolce e giocosa, và molto d'accordo con i bambini con i quali spesso lavora. Fa l'animatore alle feste di compleanno, nei campi solari e nei villaggi turistici e le mamme lo adorano. Il classico bravo ragazzo, mai però noioso, monotono o prevedibile. Non è un tipo che bada molto al look (sebbene possieda tutta bella roba, che si vede costretto ad usare più che altro per rappresentanza). Ha una bella pelle, morbida, che invoglia ad accarezzarlo e il profumo che solitamente usa è riconoscibile ovunque, dopo la prima volta che lo si sente. Gli occhi sono castani, limpidi e vivaci, con i capelli medio-lunghi sempre tirati all'indietro e fissati da una fascia o un cerchietto. E' nato dall'aggiunta di latte alla miscelazione di cacao e zucchero (il cacao deve costituire almeno il 25% - sarebbe meglio il 30% - la sostanza secca derivata dal latte deve occupare il 14%, se non di più, e lo zucchero non deve superare il 55%). L'unica pecca è che soffre un pochino di complesso di inferiorità nei confonti di suo fratello cioccolato fondente (e figuriamoci se non andava così!), solo perchè non può sostituirlo decentemente nella preparazione di ricette da forno, avendo un contenuto di cacao più basso (è anche il più piccolo di statura, poraccio!), ma chi gli vuol bene e gli è affezionato da una vita, non fa che ripetergli quanto sia adatto e gustoso per mousse, creme e squisite salsine!
  • CIOCCOLATO MI-DOUX: è forse uno fra quelli meno famosi. Questo perchè ha un carattere timido e tende a chiudersi in se stesso. Vive idealizzando i suoi due fratelli preferiti (ossia cioccolato fondente e cioccolato al latte) e infatti nasce dalla miscelazione di questi ultimi due (oddio, un ibrido??) e di suo contine il 38% di CACAO. Diciamo che non se la tira per niente e se riuscissimo a sbirciare sulla sua pagina di Facebook ci troveremmo solo una cinquantina di amici (per quanto veri, leali e sinceri!). Ha i capelli tagliati corti, la barbetta incolta e gli occhi grandi e un po' spauriti, ma ispira fondamentalmente tenerezza, sia in Famiglia che fuori.
  • CIOCCOLATO BIANCO: è decisamente il più glamour! Il più fashion! Con il suo aspetto androgino (molto simile a un protagonista di un qualche Manga giapponese), i suoi capelli lunghi, lisci e biondo platino, gli occhi grigio-azzurri (ma usa anche lenti a contatto verdi e blu) è il classico Principe Azzurro. E' molto popolare fra le bambine e le teenagers in generale (sebbene sia appurato che la voglia di lui non cala manco alle signore che festeggiano i cent'anni!), che lo cercano e lo seguono ovunque, peggio di uno dei componenti delle boy band che andavano tanto di moda negli anni Novanta. Diciamo, piuttosto, che non contenendo cacao, non potrebbe nemmeno essere definito cioccolato... Si ottiene, infatti, dalla miscelazione di BURRO DI CACAO (almeno al 20%, anche se sarebbe preferibile al 30%), latte o derivati del latte (al 14%) e saccarosio (non più del 55%). Sono da evitare le marche che usano oli vegetali al posto del burro di cacao, mi raccomando! Sostanzialmente è utilizzato per preparare mousse, salse e dolci, senza scordare le glassature a cui conferisce un tono decisamente chic.
  • CIOCCOLATO AL GIANDUIA: è quello un po' più snob fra tutti, convito di possedere quel qualcosa in più che lo rende famoso (per non dire famigerato). E' dato dalla miscelazione del cacao con le nocciole piemontesi (infatti è assai "nordico" sia di modi che di fisico) ridotte in polvere (mediamente 32% di cacao e 20-40 grammi di nocciole macinate ogni 100 grammi di prodotto - mica "pizza e fichi!" come ama ripetere). Tende a farsi pubblicità da solo, concedendosi un po' a chiunque (basta adularlo con un gesto, uno sguardo o una parola e il gioco è fatto, te lo porti a casa!!!), e solitamente i suoi amici amano gustarlo in tavoletta o nella forma classica di cioccolatino a forma trapezioidale, soggiogati dai suoi toni castani e dolciastri, partendo dagli occhi nocciola leggermente allungati, da gatto e i capelli corti dietro e lunghi sul davanti che acconcia a seconda delle occasioni.
  • GOCCE: sono le uniche "femmine" del gruppo e per questo venerate e viziate, sebbene non tendano ad approfittarne. Contengono una quantità di BURRO DI CACAO inferiore a quella contenuta nel cioccolato tradizionale, quindi si sciolgono più difficilmente. Hanno, perciò, un carattere tosto, quasi prepotente (all'occorrenza) e si spalleggiano l'un l'altra peggio dei due gatti siamesi nel lungometraggio della Disney Lilli e il Vagabondo. Al liceo dove vanno sono detestate, ma allo stesso tempo temute e invidiate, perciò non gli dice mai niente nessuno, lasciandole libere di comportarsi come vogliono, quando e con chi vogliono. Entrambe bionde tinte (con tanto di ricrescita nera ben visibile!) sono fissate con Lady Gaga e si vestono e si truccano e si muovono (e canticchiano pure!) come lei, portando i loro fratelli a evadere dalla circolazione in quei momenti! La loro particolarità, se presenti in un impasto per dolci o per biscotti, è quella di mantenere la loro forma iniziale anche attraverso la cottura (ve l'ho detto che sono toste!!!) e possono assumere la sostanza dei tre fratelli ai quali sono maggior mente legate, ossia cioccolato fondente, CIOCCOLATO AL LATTE e cioccolato bianco.
  • CIOCCOLATO CRU: il più strano della Famiglia (eh, beh, ce n'è sempre uno, no?). Molti esperti cioccolatieri (ossia i pediatri che lo seguono fin dalla sua nascita) hanno incominciato a produrre tavolette di cioccolato unicamente come lui, cioè direttamente da PASTA DI CACAO. In questo modo (hanno scoperto) si ha la possibilità di gustare i tipi di CACAO ancora esistenti, provenienti da particolari varietà o da territori specifici, riuscendo a percepirne l'aroma in tutta la sua forza senza la mediazione del burro di cacao. Per questo motivo viene considerato come il genio della casa, lasciato un po' a se stesso. Un piccolo nerd, fissato con la propria ricerca intellettuale, che passa le sue giornate (e nottate) a bere tè e succhi di frutta davanti al suo portatile ultimo modello. Pallido e smunto ha un casco di capelli che manco Branduardi (per il quale viene spesso deriso da chi lo incontra) e un QI fra i più alti al mondo. Questo, comunque, non sembra aiutarlo nelle sue relazioni sociali, anzi. Detto fra noi: è ancora vergine!
  •  CACAO IN POLVERE: è il pazzo della situazione. Lo schizzato mentale che soffre di doppia personalità. Un momento è alcalinizzato e subito dopo non lo è più, spaventando e mandando in confusione chiunque abbia a che fare con lui! E' relegato in casa, sotto stretto controllo, ma è così abile (nella sua genialità pazzoide) che riesce puntualmente a scappare. Quando è nella sua fase apparentemente calma (alcalina) riesci ancora a scambiarci qualche parola a cui risponde lucidamente, trovandolo quasi piacevole, con un che di "vellutato" nell'aspetto e nella voce. Quando invece lo pigli nella fase due (non alcalina) non c'è più santo che tenga ed è meglio stargli alla larga. Veste solo in pelle nera, ha i capelli rasati, gli occhi grigi spiritati e (non si sa bene perchè) se la viaggia con il suo cuscino sotto l'ascella e un cane immaginario che porta ad un guinzaglio inesistente... 

Io non vorrei dire, ma... poi ci lamentiamo delle nostre di Famiglie..!
    

  

Nessun commento:

Posta un commento