sabato 4 dicembre 2010

Millesfoglie in cioccolato

Amiche care, finalmente riemergo dal mondo dei "morti"...anche se mi sento ancora parecchio ZOMBIE!
Il sabato è un giorno particolare... si inizia ad avvertire il languido stato di spossatezza che precede il risalassamento della domenica e questo comporta l'essere più lenta nei movimenti e il sentire che le ore di sonno trascorse forse non erano sufficienti. Insomma, dopo tre caffè e un pugno di patate, zucchine e rosmarino, vorrei solo tornare a letto e crogiolarmi nel dolce far niente fino a domani... Ma non si può!
O meglio, non è per niente salutare seguitare a scambiare la notte per il giorno (scrivendo, lavorando, uscendo, cazzeggiando) e viceversa, specie nei week-end.
Ma come tirarsi su? Con una barretta di quelle descritte l'altro ieri, direte voi. Si... può essere... però a me piace cambiare, assaggiare ogni giorno qualcosa di diverso, a costo di riempire di avanzi la casa (che poi non è che vadano mai sprecati, sia chiaro)! 
Pure la televisione non dà più le soddisfazioni di una volta! Una cerca un bel film e non lo trova! E non solo perchè l'80% dei canali non si riesce a vedere (proprio bella st'invenzione obbligatoria del DIGITALE TERRESTRE!), specie quando il tempo non è dei migliori (vale a dire che basta un alito di vento in più perchè il segnale scompaia!), ma anche si riuscisse mai a beccare un canale funzionante o sono televendite o porcate analoghe! Che palle!

Allora sapete che c'è?
O ci si leva il pigiama (o la tuta da casa) e si esce (al freddo e al gelo!), trascinando la nostra carcassa verso un bar decente con l'idea fissa del quarto caffè (ma a sto giro al Gingsen!), oppure si resta al calduccio della propria dimora, dando vita ad una nuova creazione (sperando solamente di avere tutti gli ingredienti a nostra disposizione!)...

Eccoli qua di seguito:
  • 500 grammi di pasta sfoglia
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • 20 grammi di farina "00"
  • 2 tuorli
  • 2,5 decilitri di latte (anche qui, per chi fosse intollerante e roba simile si può utilizzare quello di soia)
  • 2,5 decilitri di panna liquida (idem come sopra, nei negozi specializzati potete trovare prodotti di tutti i tipi con cui sostituire i latticini. Non sempre mi ricordo di divervelo, ma chi di voi fosse legata a questo "problema" saprà di sicuro come agire in proposito)
  • 50 grammi di gocce al cioccolato
  • 150 grammi di cioccolato fondente in scaglie

Tirare bene la pasta con un matterello fino a ridurla a una sfoglia sottilissima, che bisognerà poi dividere in quattro rettangoli uguali e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa cinque minuti.
Montare la panna in una casseruola alta (attente agli schizzi!). Preparare la crema sbattendo in un'altra casseruola lo zucchero con i tuorli fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere poco a poco la farina e il latte a filo, precedentemente riscaldato. Cuocere ora a fuoco lento, mescolando continuamente, fino a raggiungere una consistenza cremosa, quindi spegnere e lasciare raffreddare.
Quando la crema sarà fredda unire la panna montata e le gocce di cioccolato
Spalmare un primo rettangolo di sfoglia con la crema ottenuta e proseguire alternando gli strati fino a esaurimento della farcitura, concludendo con la pasta sfoglia.
Sciogliere a bagnomaria le scaglie di CIOCCOLATO FONDENTE e versare il cioccolato fuso su un ampio foglio di carta oleata (o semplice carta forno), spalmandolo con una spatola in una sfoglia dallo spessore uniforme. Farlo rapprendere così in frigorifero per cinque minuti, quindi, quando constaterete che si sarà parzialmente solidificato (ma deve risultare ancora malleabile, mi raccomando!), ricoprire con esso la millefoglie, adagiandolo sulla pasta in modo da creare piccole increspature ondulate. Infine, tagliare via le parti in eccesso con un coltello ben affilato e bagnato (affinchè i tagli risultino netti e la sfoglia di CIOCCOLATO non vi venga dietro).
Porre ora il dolce in frigo per almeno quaranta minuti, quindi tirarlo fuori e suddividerlo nei piatti da servire. L'importante è portarlo in tavola bello freddo.

Sì, lo so che alcune di voi potrebbero lamentarsi perchè particolarmente "freddolose", prediligento piatti caldi o direttamente cioccolata calda in questo periodo dell'anno (e come darvi torto!), però se siete delle vere amanti del dolce e del cioccolato in generale, come la sottoscritta, non dovreste MAI ritrovarvi a fare obiezioni, accettando invece tutto ciò che viene. Giusto? 
Così mi piacete!
  

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