mercoledì 1 dicembre 2010

Torta glassata al cioccolato

Buonasera mie "dilette"!
Oggi voglio proporre un dolce bello sostanzioso... 
Uno, perchè ne ho voglia. 
Due, perchè fa freddo e le calorie riscaldano (specie se al momento non hai nessuno a fianco a te che lo fa al posto loro!). 
Tre, perchè dopo l'assurda giornata di oggi (e la mia coinqui-amica-sister Mara ne sa qualcosa!!!), passata attraverso corse in metropolitana, caffè in bar malfamati, ricerca disperata di un nuovo carica batterie per il mio pc (con zero risultati) e, soprattutto, un'improbabile quanto pietosa offerta (a lei) per fare da modella in una sfilata SOSPETTOSISSIMA, mettere le mani in pasta (nel senso letterale del termine) mi pare l'unico modo per tirarci su il morale. Dico bene?
Ecco, brave, sapevo che mi avreste capito.
Quindi preparate armi e bagagli e immergetevi con me fino ai gomiti in questo dolce da leccarsi baffi, dita e quant'altro!
Ingredienti:

Per la torta:
  • 1 disco di pan di Spagna
  • Gran Marnier

Per il biscotto:
  • 200 grammi di zucchero
  • 200 grammi di burro
  • 200 grammi di farina di mandorle
  • 200 grammi di farina bianca "00"

Per lo zabaione:
  • 8 tuorli
  • 250 grammi di zucchero
  • 250 millilitri di vino Moscato
  • 200 millilitri di Marsala
  • 7 cucchiai di farina bianca "00"

Per la glassa:
  • 130 grammi di cioccolato fondente
  • 20 grammi di burro
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di zucchero a velo vanigliato

Beh, inutile che mi guardate così, ve l'ho detto che era una torta bella pesantuccia!

Lavorare il burro con lo zucchero (sempre cercando di ottenere quell'effetto spumoso che ci piace tanto) e aggiungere le due farine (magari alternado un cucchiaio di una e un cucchiaio dell'altra). Stendere il composto all'interno di due tortiere circolari (sempre a cerniera, se le avete, che abbiano lo stesso diametro del nostro disco di pan di Spagna), allo spessore di 1 centimetro (lo so, vi rendo la vita difficile, ma che ce volete fa'? La cucina è metodo, oltre che creatività, ricordiamolo!). Fare cuocere questi due "biscottoni" a 180 gradi per venti minuti circa. 
Preparare, intanto, lo zabaione: sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, il vino e il Marsala (questi ultimi due con delicatezza, un po' alla volta). Coprire, ora, con un canovaccio e mettere in frigorifero.
Preparare la glassa di CIOCCOLATO sbattendo le uova con lo zucchero a velo, dopo di che incorporare il burro e il cioccolato fuso. 
Irrorare il pan di Spagna con il Gran Marnier (senza esagerare nell'abbonzanza - vale a dire che il disco di pan di Spagna non deve rompersi perchè troppo bagnato - ma senza aver paura di "innaffiare", rischiando altrimenti di lasciarlo praticamente asciutto).
Su un piatto da portata sistemare il primo disco di biscotto (tolto ovviamente dalla teglia) e spalmarci sopra uno strato di zabaione. Poi sovrapporre il pan di Spagna (che appunto non dovrà spappolarsi fra le vostre mani durante il passaggio, perchè troppo zuppo, ma nemmeno rimanere rigido e asciutto come se manco l'avesse visto il Gran Marnier!), ricoprire con lo zabaione rimanente e chiudere con il secondo biscottone. 
A questo punto spalmare la glassa al cioccolato tutto intorno ai dischi e, se volete, decorare a piacere.

Bisogna ammettere che ne esce un bel lavoretto, non credete?
Il libro da cui ho tratto il dolce è fantastico e lo consiglio a chi, come me, oltre a cucinare a base di cioccolata ama anche leggere tutto ciò che ne parla e ne racconta la storia...
Il libricino (nel vero senso della parola, visto che sta in una mano) in questione è un sunto di ricette (famose e non), mischiate a citazioni, aforismi, e descrizioni storiche legate al meraviglioso mondo del cacao. 
Troverete poi il titolo in uno dei prossimi pezzi che scriverò, dove ho intenzione di elencare i libri e le riviste da cui prendo spunto qua e là, a volte variando un poco gli ingredienti o la procedura e altre seguendo pari passo tutto il procedimento (ma solo perchè magari in quella data ricetta non si può fare di testa propria!). 
Ok, donne, è tempo di lasciarvi e andare a vedere di organizzare qualcosa di là in cucina... l'ora della pappa è in agguato!
Intanto vi auguro una buona serata, ovunque la passerete, e una ancor più buona "abbuffata", se deciderete di mettervi subito all'opera nel dar vita a questa fantasmagorica torta!




 

         
   

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