lunedì 6 dicembre 2010

Pain d'épices al chocolat

Oggi gran giornata che non posso non raccontare! 
Lo dicevo io che la mattina prometteva bene...!
Dopo un pranzo fugace in compagnia di Mara e Samu a base del tacchino ripieno di castagne della mamma di Peppe, io e il mio amicicio abbiamo deciso di uscire alla ricerca di alcune cosucce: MISSIONE AUCHAN!
Così, stesa una lista mentale di quello che occorreva, siamo partiti. Appena presa la metro e scesi a Termini, per cambiare linea, un singnore mi ha portato via una spalla, scontrandosi con me nella fretta di salire (una volta aperte le porte) invece di aspettare che chi devova scendere... scendesse! (com'è giusto che sia e come mi ha ricordato bene Manu, una volta raccontato il fatto a cena). E sono lì che mi massaggio un secondo la parte lesa, ridendo con Samu della prepotenza (e "cecità" mentale) di alcune persone, quando, circa venti secondi dopo, una signora ha pensato bene di tagliarmi di netto la strada passandomi sopra un piede con il suo trolley! E visto che tale gesto l'ha rallentata un attimo (quasi io fossi stata una specie di ostacolo che stava nel bel mezzo della banchina della metropolitana) è stata anche capace di voltarsi verso di me, stizzita, fulminandomi con gli occhi, manco fosse stata colpa mia a mettere il piede sotto la sua valigia del cazzo! Almeno a detta di Samu che, mentre io ero intenta a fissare il mio piede sperando ci fosse ancora (ridacchiando fra me e contando mentalmente: e siamo a due, poi?!), le ha gridato dietro: EH, SIGNORA, PERO' SI CHIEDE SCUSA!!!
Niente, figurarsi, quella non vedeva l'ora di salire su ai binari del treno (oppure uscire all'aria aperta) e non c'ha minimamente cagati!
Ora... pensate forse che questo gesto potesse passare impunito?
Ovviamente no!
Detto fatto, Samu mi prende per mano e scatta l'inseguimento! 
In mezzo alla bolgia che regna perenne a Termini, fra gente che arriva e gente che deve partire, noi l'abbiamo rincorsa e raggiunta e prima di prendere la scala mobile e fuggire sulla LINEA B.... ci siamo vendicati!
In che modo purtroppo non posso dirvelo, altrimenti poi sarei costretta a uccidervi, ma vi basti sapere, mie dilette, che l'azione punitiva è riuscita... e alla grande!!!
Comunque, una volta giunti al centro commerciale, sono scattate le ricerche per ciò che ci serviva. E pensate che siamo riusciti a trovare qualcosa? Naturalmente no. Per il carica batterie del mio pc mancava non so quale dato fondamentale per permetterci di comprarne uno qualsiasi che ci poteva sembrare buono. Le cornici che credevo di trovare non c'erano e al loro posto mi si proponevano quelle "povere" (e orribili!) che si usano per quando ingrandisci le foto. Dello sturalavandino manco l'ombra. Il detersivo per pavimenti veniva venduto solo in pacchetto, della serie: ne vuoi acquistare uno? Bene, peccato che te ne devi portare a casa altri tre, pagandoli tutti! Il concime liquido per le piante di Samu, che sullo scaffale costava due euro, alla cassa si è rivelato costarne sei. I due appendiabiti in legno che ho deciso all'ultimo di prendere, visto che c'erano, alla cassa sono risultati costare cinque euro e settanta l'uno, cioè, manco fossero stati in rovere! 
Insomma, un FLOP dietro l'altro!
Pure il caffè freddo che ci siamo concessi al bar faceva schifo!!!
Ma non per questo ci siamo fatti abbattere. Anzi, abbiamo comprato un po' di cibarie per la cena e ci siamo diretti a casa.
In autobus? In metro? Magari pure in taxi per farci i fighi? Certo che no. A piedi! Una bella passeggiatina fino a San Giovanni, sotto una "incantevole" pioggerellina di Londra! Perchè noi siamo tosti e audaci (e vogliamo sempre dimagrire!).
Ma il punto sta proprio qui. Nonostante la marea di eventi sfigati, il buonumore non è mai sceso di un grado e ridendo, scherzando, prendendoci in giro da soli e chiacchierando, ci siamo messi in cammino, accendendoci beatamente una cicca.
Anzi, a un certo punto ci siamo pure fermati davanti a una pasticceria, decidendo in un lampo che come minimo ci meritavamo pure il dolce, oltre alle seppie con riso, piselli e patate! Vale a dire profiterol cioccolato fondente e panna e un "cabarettino" di marron glacé, perchè io ne avevo troppa voglia da giorni e giorni!
Immaginatevi come ci hanno accolto bene i nostri fratellini, una volta a casa!

Per questo, anche se è piuttosto tardi, mi sento particolarmente in vena di scrivere per raccontarvi... ma non solo.

Perchè, diciamolo, oltre a voi questa nuova ricetta è dedicata a lui. Al mio specialfriend! E al suo lato supereroe!!! Che mi fa sempre tanto ridere e mi riscalda il cuore!

INGREDIENTI: 

Per il dolce:
  • 200 grammi di farina
  • 100 grammi di farina di segale
  • 1/4 di cucchiaino di sale marino finissimo
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • 1/2 cucchiaino di quatre épices (un mix di spezie pronte all'uso e molto comune in Francia, anche se ormai in parecchie città e nei negozi specializzati in questo tipo di alimenti lo si può trovare facilmente)
  • 100 grammi di cioccolato fondente
  • 300 grammi di miele chiaro (a vostra scelta, anche se io prediligo quello di acacia o di arancio)
  • 2 tuorli d'uovo
  • 5 cucchiai di latte

Per la glassa:
  • 50 grammi di cioccolato fondente
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • 3 cucchiai di latte

Prendere uno stampo da plumcake, imburrarlo e rivestire l'interno con carta da forno.
Setacciare le due farine, il sale, il lievito in polvere e tutte le spezie in una terrina. Aggiungere il CIOCCOLATO finemente tritato, il miele, i tuorli e il latte. Amalgamare bene tutti gli ingredienti con un cucchiaio in legno fino ad ottenere un impasto denso e corposo. Versarlo ora nello stampo, precedentemente preparato, e distribuirlo uniformemente. Dopo aver scaldato il forno a 180 gradi cuocere il Pain per quarantacinque minuti, fino a quando sarà dorato e avrà passato la prova dello stuzzicadenti infilato al centro (che, come tutte noi sappiamo, deve uscire asciutto e pulito dal dolce che ha bucato). Togliere quindi il Pain dal forno e poi dallo stampo e metterlo su di una griglia a raffreddare.
Mettere il cioccolato per la glassa, lo zucchero e il latte in una piccola casseruola dal fondo spesso e scaldare a fuoco basso, mescolando, fino a quando tutto sarà sciolto. Portare a ebollizione continuando a mescolare e lasciare bollire per sei secondi, dopo di che togliere il pentolino dal fuoco. Versare subito la glassa sul dolce, anche se magari è ancora caldo e lasciarla colare lungo i fianchi. Adesso lasciare raffreddare completamente, prima di tagliarlo a fette.

Una piccola aggiunta dai miei libricini di cucina: se per caso non riuscite a trovare il quatre épices potete farlo anche in casa, mescolando sette parti di pepe nero tritato con una parte di chiodi di garofano, una di zenzero e una di noce moscata, conservando poi questo mix di spezie in una arbanellina (cioè vasetto) ermetica.

Beh, direi da leccarsi le dita, no?
Samu lo farà di certo!
         

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