domenica 9 gennaio 2011

Da un libro assai antico e misterioso....

Scusatemi care se vi ho abbandonato per così tante ore, ma oggi non ci sto proprio, nè con la testa e nè con il corpo...
Ma, anche se moribonda sul divano, continuo a "studiare" ed effettuare "ricerche" per voi, tenendo conto poi che passerà un po' prima che possa mettermi ai fornelli per sperimentare prelibatezze cioccolatose! Perciò, in un certo senso, voi dovrete essere le mie braccia, i miei occhi e il mio stomaco... Dovrete esuiguire le ricette e godervele (da sole o in compagnia!), anche un po' pe me.
Mi seguite, vero?
Sugelliamo il patto?
Brave, GRAZIE!!!

Or bene, partiamo quindi da qualcosa di "antico"... vi dico solo che la ricetta arriva da un onorevole casato (il che è tutto dire, no?).

INGREDIENTI:
  • 200 grammi di farina di castagne
  • 60 grammi di cioccolato fondente
  • 30 grammi di zucchero semolato
  • 25 grammi di burro
  • 20 grammi di cedro candito
  • 15 grammi di mandorle (più o meno 12) e qualche pistacchio
  • 1/2 litro di latte
  • 3 uova
  • essenza di vaniglia
  • 150 grammi di panna montata

Iniziare tostanto le mandorle in forno, poi tritarle insieme a qualche pistacchio sgusciato. Passare ora a tritare il cedro candito.
Sciogliere il cioccolato in 1 decilitro del latte, poi unirci lo zucchero, il burro e lasciare la crema ottenuta da parte.
Porre la farina in un tegame e versarci il resto del latte a filo, mescolando bene con una frusta per evitare il formarsi dei grumi. Unire poi la crema di CIOCCOLATO e mettere il tegame sul fuoco. Arrivato a ebollizione spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Una volta che il composto è meno che tiepido unire le uova, prima i tuorli e poi gli albumi montati a neve. Per ultimo aggiungere le mandorle, i pistacchi e il cedro.
Prendere uno stampo da ciambella, ungerlo di burro, infarinarlo e versarci l'impasto. Cuocere a bagnomaria fino ad assodarlo completamente.
Prima di sformare il dolce immergere lo stampo (solo fino al bordo della teglia, ovvio!) nel ghiaccio o in acqua ghiacciata.
Servirlo ricoperto di panna montata alla quale avrete aggiunto qualche goccia di essenza di vaniglia.

Si vede che è un dolce di una volta, vero? Un po' più arzigogolato nei procedimenti, con tanto di cubetti di ghiaccio!!!
Ho variato alcune bazzecole per facilitarvi la vita, ma mi sono mantenuta il più coerente possibile alla ricetta!

Baci, baci e ancora baci!

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