venerdì 14 gennaio 2011

La chiamano "Zorama"

Hola!
Scusate il ritardo, gente, ma ero dalla nonna. Una donna tosta-tosta-tosta (fin troppo!), con due palle grandi come cocomeri, attaccata alla vita con i denti e con le unghie (nonostante i suoi quasi 85 anni).
C'è un sacco da imparare dalle sue parole e dalle sue azioni, ma ultimamente sta incappando (ahimè) in degli stereotipi fissi che fanno tipicamente parte delle persone anziane e di coloro che appartengono alle generazioni passate... E non c'è niente da fare, non sono riuscita a smuoverla da dei concetti a mio avviso ovvi e logici. No, niente, aveva ragione lei, punto e basta e a me è toccato più volte fare marcia indietro, per evitare ulteriormente di scontrarmi contro un muro!
Insomma, per farla breve, con tutto l'amore possibile che una nipote può provare, in questi giorni mi ha davvero triturato gli zebedei! 
E che cavolo! Ho dei sentimenti anch'io, porca paletta! Non è che solo perchè ha l'età che ha e ne ha viste e passate tante è d'obbligo che tutto le sia dovuto! Fare qualche sforzo anche lei verso il prossimo, tenendo conto che abbiamo lo stesso sangue?!
Mah...
Proprio vero che più si invecchia e più si torna ad essere bambini, egoisti, prepotenti e capricciosi!!!

Mangiamoci sopra che è meglio!

Ingredienti:
  • 3 fogli di colla di pesce
  • 100 grammi di zucchero bianco
  • 80 grammi di cacao dolce
  • 3 uova
  • 3 decilitri di latte intero
  • 150 grammi di panna montata
  • rosolio

Mettere a mollo in acqua fredda la colla di pesce per almeno dieci minuti.
Sbattere i tuorli delle uova con lo zucchero, poi aggiungere il cacao e il latte versato a filo. 
Montare a neve ben ferma gli albumi e unirli alla crema ottenuta prima, e dopo aggiungere anche la panna montata, mescolando in modo che il bianco di quest'ulima appaia qua e là (cioè che non sia omogeneo).
Sciogliere in un goccio d'acqua i tre fogli di colla di pesce ammollati e appena liquefatti spargere questo liquido (così caldo) sul composto a base di panna, mescolando.
Versare ora l'impasto in uno stampo (tipo quelli da gelato, oppure un altro simile) ben bagnato di rosolio e che si possa chiudere ermeticamente. Lasciarlo per due ore in frigo e poi per altre due in freezer.
Servire la Zorama come se fosse un gelato, da sola o guarnita con ciò che vi piace.

Contente?
A dopo, mie dilette!

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