martedì 25 gennaio 2011

Piccole cialde al cacao piene di spuma al cioccolato bianco

...I ricercatori hanno scoperto che il CIOCCOLATO produce alcune reazioni che procura anche la MARIJUANA.
I ricercatori hanno scoperto altre analogie fra i due elementi... ma non se le ricordano...
                                                                           Matt Lauer (giornalista)


Giornatina iniziata mica da ridere...!
Un freddo porco in casa, perchè la caldaia ha pensato bene di entrare in sciopero per qualche ora. No, dico, già è traumatico quando ci alziamo al mattino, ancora cariche di sonno (specie se come me si sta svegli a scrivere o a leggere fino a tardi...ma tardi-tardi!) e dobbiamo scoprirci uscendo fuori dal "nido" che abbiamo formato con il piumone... in più ti accosti per un attimo ai termosifoni, convinta di smorzare la crisi epilettica che ti sta facendo battere i denti e cosa trovi?? TUTTO GHIACCIATO!
Ti tocca ballare la tarantella (ossia saltellare!) fino in bagno, sperando che gli arti ti si riscaldino al più presto. Ma è finita qui? NO! Perchè senza caldaia, in questa vecchia (e fantastica!) casa della nonna non c'è acqua calda! Quindi sai che DEVI per forza rinunciare a farti la doccia (sebbene tu l'abbia fatta prima di coricarti ieri sera) o rischi davvero di congelare, oltre al fatto che i capelli ti si potrebbero ghiacciare e quindi cadere! Perciò? Decidi di lavarti a pezzi, maledicendo qualsiasi cosa e iniziando a perdere la sensibilità di piedi... mani... e... beh, se avessi le palle ti cadrebbero a terra anche quelle! Fortuna che le tette rimangono ben salde al loro posto... anzi, dicono che l'acqua fredda (che è un eufemismo!) faccia bene in generale e a partire dalla pelle, e che renda TUTTO più liscio e sodo...
Per carità, è vero, MA PERCHè INIZIARE A SOFFRIRE DAL MATTINO PRESTO???!
Comunque... sopravvissuta al risveglio scendo al piano di sotto a fare colazione vestita peggio di una talebana! Nel senso che per sfuggire al gelo mi sono avvolta in sciarpe, sciarpine e scialli (avendo già addosso circa tre maglioni), lasciando scoperte solo le dita dove il sangue ha ripreso a circolare correttamente solo dopo averle incollate alla tazza bollente del tè.
E per fortuna che sono malata, che devo stare al caldo e che devo riguardarmi!!!
Finito di mangiucchiare mi decido a mettere il naso fuori casa, abbandonando i miei strati in più di vestiario per riuscire a entrare nella giacca. L'impatto con l'aria è tremendo e per quanto io sappia (visto che i telegiornali te lo ripetono - e quasi rinfacciano! - ogni tre per due) che in zone come Belluno la temperatura è scesa sotto i -30 e -40 (il mio cadavere starebbe già scivolando lungo la riva congelata di qualche fiume...) il pensiero più naturale e sincero è il seguente...: NON ME NE FREGA UN CAZZO! FA FREDDO, PUNTO!
La strada verso le Poste è breve, ma c'è tempo perchè la circolazione si ripristini, infiammandomi la faccia e le orecchie (me lo sapete dire voi perchè nel gelo assiderale le orecchie diventano rosse e bruciano?? Mah!), mentre l'aria pungente (ancora più glaciale per via del cielo sereno e del sole, cioè, paradossale!) mi fa lascimare gli occhi sciogliendomi così un po' di mascara.
Arrivo, infine, a destinazione. Entro e tutti si girano a fissarmi e mi vedo con i loro occhi: una sorta di Omino Michelin (per via del piumino) con tanto di guance rosse alla Heidi e occhi neri a panda.
Qualcuno ridacchia pure e riesce a sentirsi simpatico dicendomi: - Freddo, eh? -
MA VA'?! NON L'AVREI MAI NOTATO SE NON ME LO DICEVI TU!
Mi faccio strada fra la gente, iniziando già a sudare (quindi a pezzare la maglia sotto) perchè in 'sti posti e negli uffici in generale il riscaldamento è sempre a palla! Arrivo allo sportello libero, dove si pesano i pacchi (visto che ero lì per spedirne due a Roma, a me stessa - ahahahah!) e la tipa me li prende dalle mani, li pesa, mi guarda e scuote la testa, iniziando a dirmi che ho sbagliato, che sono stata "fessa", che potevo fare un pacco unico invece di due "piccoli", spendendo così una sola somma invece che la stessa moltiplicata per due...
Ora, io mi domando e dico... tolto che non sono fattacci tuoi quello che spedisco e come cacchio lo voglio spedire... MA DEVI PROPRIO ROMPERMI LE PALLE?! Non puoi fare il tuo lavoro e basta? No! Devi farmi sentire una stupida cacca, che sta sudando, accaldata, dentro il suo ridicolo piumino!!! Ma è colpa mia se in casa avevo solo quelle scatole lì e non una grande??! Cosa dovevo fare, andarmi a girare tutti i parcheggi dei supermercati, spulciando vicino ai cassonetti dove di solito lasciano gli scatoloni, riempiendo dentro e fuori il bidone che raccoglie la carta???!
Insomma, ho mollato lì quello che dovevo spedire, ho sfoderato un sorriso di plastica che dietro nascondeva un VAFFANCULO grande come una casa e me ne sono andata!

Miiii, che mattinata!


Ingredienti:

Per le cialde:
  • 1 albume
  • 60 grammi di burro
  • 60 grammi di zucchero a velo
  • 50 grammi di farina bianca tipo "00"
  • 10 grammi di cacao amaro

Per la spuma:
  • 150 millilitri di latte intero fresco
  • 40 grammi di cioccolato bianco
  • 250 millilitri di panna fresca
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo

Per decorare:
  • 25 grammi di cioccolato fondente


Montare a neve l'albume con lo zucchero a velo, quindi unire il burro fuso (non caldo), la farina e il cacao setacciati.
Lasciare il composto ottenuto in frigorifero affinchè si rapprenda.
Scaldare intanto il latte e scioglerci dentro il CIOCCOLATO. Fare intiepidire, zuccherare e versare in un sifone. Unire la panna e caricare con il gas, lasciandolo poi al fresco.
Con il dorso di un cucchiaio formare (con il composto messo in frigo precedentemente) dei dischi posandoli su di una placca da forno foderata di carta oleata. Cuocerli per 4 minuti a 200 gradi.
Togliere dalla placca le cialdine ottenute e farle raffreddare subito su dei piccoli stampini rovesciati o sul collo di una bottiglia.
Appena queste cialde saranno croccanti (cioè solide nella loro forma) riempirle con la spuma soffiata dal sifone e servirle decorate con il cioccolato fondente grattugiato sopra.

Ovviamente se non possedete un sifone potete rinunciare ad ottenere una vera e propria spuma, accontentandovi della "solita" crema usata tramite una tasca da pasticcere con la punta dentellata.
Si fa quel che si può, no?

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