mercoledì 5 gennaio 2011

Dolce per dare sprint alla Befana!

Or bene, domani è la festa della Befana...
Voi ricordate fino a che età avete creduto alla sua esistenza?
Io abbastanza tardi, avevo nove anni quando i miei si sono fatti "sgamare", come si dice. Fino ad allora si erano sempre impegnati molto nell'architettare tutto l'ambaradan nella notte fra il 5 e il 6 Gennaio. Fantastici! Lasciavano tracce in cucina con biscotti mangiucchiati, poi la forma sulla poltrona di un'ipotetica "vecchietta" che magari si era seduta un momento per riprendere fiato, fra una scorazzata e l'altra nel cielo. Infine, un anno, oltre ai vari regalini e alle nostre tre calze (una per uno) piene zeppe, mi hanno fatto trovare una scopa di paglia per terra, in mezzo al salotto, facendomi credere (e quindi preoccupare) che la poverina se l'era dimenticata lì... e forse stava saltando da un tetto all'altro, non sapendo volare, ma senza rinunciare a far visita a tutti i bambini. Ricordo di averci pensato per tutto il giorno con una certa ansia!
Per Babbo Natale, invece, la storia è ben diversa.
Ho scoperto che era un'invenzione alla tenera età di quattro anni e mezzo... e perchè? Non certo per colpa di qualche bambino dispettoso che a l'asilo ha fatto la spia, no-no.
Semplicemente perchè mio padre si è travestito da "Lui" (con tanto di barba, sopracciglioni bianchi e folti, cinturone nero e oro, pellicciotto rosso e bianco, pantaloni rossi, stivali neri con sovrastivali in tinta, cappello), lasciando scoperte che cosa? Le mani! Perchè giustamente doveva trascinarsi dietro il sacco di regali e prelevarne uno per uno al suo interno. Beh, c'ho messo un minuto di tempo a fissarlo da capo a piedi, incantata, finchè il mio sguardo non è stato attratto dalle sue mani nude e, richiudendo di colpo la boccuccia (che mi era rimasta spalancata dalla sorpresa) e aggrottando la fronte ho esclamato: - Ma che dite! Quello è pappo, mica Babbo Natale! -
A mio padre sono cascati a terra tutti i sentimenti, immagino (insieme alle palle, probabilmente, pensando alla fatica fatta per travestirsi e al caldo terribile che stava sopportando sotto tutti quegli strati), mentre mia mamma è scoppiata a ridere, prendendomi in braccio, abbracciandomi, baciandomi e iniziando a spiegarmi che sì, avevo ragione. Quello era papà, perchè.... e vai di discorsi fino alla scioccante rivelazione.
Un trauma!
Comunque, tornando alla povera Befana che è sempre l'ultima ad arrivare e dura solo una notte, ecco qui una torta coi fiocchi, sperando le dia la "botta di vita" occorrente, riscaldandola anche dal freddo che si beccherà a farsi la figa in giro!

INGREDIENTI:

Per la torta:
  • 25o grammi di farina bianca
  • 165 grammi di zucchero di canna
  • 100 grammi di cioccolato bianco
  • 100 millilitri di panna liquida
  • 120 grammi di burro
  • 3 uova
  • 1/2 bustina di lievito in polvere
  • 3 cucchiai di grappa dolce (a vostra scelta)
  • 2 pere di qualità dolce

Per il caramello:
  • 100 grammi di zucchero
  • 5 cucchiai di acqua

Caramellare lo zucchero con l'acqua senza addensarlo troppo. Versarlo liquido in uno stampo rotondo e a bordi alti, spargendolo bene con un cucchiaio.
Pulire e tagliare le pere a lamelle, cospargendole con lo zucchero di canna e la grappa. Unire le uova sbattute e la farina setacciata insieme al lievito. Aggiungere poi il burro fuso, la panna, il cioccolato sciolto a bagnomaria e mescolare con cura.
Versare l'impasto nello stampo con il caramello e infornare per 180 gradi per circa un'ora.

Bontà garantita!
Lo adoro proprio sto mini-libricino!

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