domenica 16 gennaio 2011

Torta di cioccolata, mandorle e patate

Buona domenica, figliole sante!
Oggi mi darò da fare in un po' di cosette... Ma, come al solito, prima di tutto vengono il mio nuovo libro e il mio dolce blog. Giusto? Ebbene sì.
Cosa state facendo di bello?
Beh, qui dopo lunghe e penose preghiere è uscito un po' sole (anche se l'aria punge per quanto è fredda!), così mi sono concessa una lunga passeggiata, stamattina, con tanto di colazione in riva al mare e pausa-spesa lungo il tratto di ritorno.
Adesso volevo un attimo stendere la gamba sul divano, perchè rimane ancora indolenzita, specie sotto sforzo e accendendo la tv mi sono cascate le palle (che non ho) per terra! Com'è possibile che in quasi tutti i canali si parli di Sara Scazzi? Ma non tanto per lei, poverina, perchè ben venga parlarne se questo lo si facesse in modo chiaro. E invece no. Solo discorsi senza capo nè coda, litigi fra i vari opinionisti e una confusione generale! 
Ho timore che finirà tutto come il caso Cogne... dove la madre del piccolo Samuele (per me palesemente colpevole) se ne sta ancora in giro adesso, dopo quasi dieci anni, entrando e uscendo dai tribunali, con comparsate televisive a destra e a manca (pagata) e via di seguito....
Ma è davvero così difficile riconoscere chi ha fatto cosa, quando si hanno prove (piccole o grandi che siano) che portano comunque verso una o più persone in particolare? Al di là della Difesa, che fa comunque il suo lavoro trovando ogni tipo di cavillo e insinuando ogni tipo di dubbio per depistare o scagionare l'ipotetico colpevole, davvero non riusciamo a vedere come stanno le cose?
Fossi la madre di Sara io sarei già impazzita. Avrei dato i numeri, e di sicuro avrei voluto dare fuoco ai miei parenti coinvolti nell'omicidio, ogni volta che il mio sguardo si fosse posato sopra di loro... Tanto si sa che è successo tutto lì, no? E prima è lo zio e poi è la cugina, accusata dal padre stesso, e poi forse c'entra la zia (madre di lei) con la sorella maggiore, ma poi no, si ritorna a pensare allo zio e... che cazzo! E spuntano fuori lettere assurde, tra padre e figlia, che non si capisce se si assolvono da soli o se si incolpano, ma nello stesso tempo si personano... E si viene a sapere che ci sono di mezzo quattro cellulari (???) fra cui uno o due della vittima e non si sa perchè sti quattro cosi siano tutti in mano della famiglia dello zio... E mo' sto qui, adesso, sembrerebbe pronto a prendere il posto della figlia in carcere e, perciò, qualcuno inizia a chiamarlo eroe, semplicemente perchè la parola eroe significa che qualcuno si sacrifica per salvare qualcun altro... Insomma un casino che fa venir voglia di mandare tutti a quel paese, cambiando il canale, pensando solo a questa povera ragazzina che c'è andata di mezzo perdendo la vita, senza voler troppo supporre cosa può essere successo e cosa può aver passato (e in mano di chi) prima di morire....
Orribile domenica pomeriggio...

Sembra che la tv non sappia più fare il suo "lavoro".
O i programmi sono intasati di cose ridicole e decisamente TRASH oppure pendono per il dramma più dramma, speculando, incasinando e litigando come al solito, facendo quindi del gran bordello per fare comunque spettacolo.
Ci credo che poi gli ascolti calano. E ci credo che poi la gente corre a farsi gli abbonamente ai vari canali di Cinema e simili.... TUTTO, pur di scampare a quello che è l'intrattenimento al giorno d'oggi.

Poi, ovvio che questo è sempre è solo il mio parere. Il mio punto di vista. 

Ingredienti:
  • 150 grammi di mandorle
  • 150 grammi di zucchero semolato
  • 100 grammi di cioccolato fondente
  • 60 grammi di farina di patate
  • 50 grammi di burro
  • 3 decilitri di latte
  • 4 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 100 grammi di farina di frumento tipo "0"
  • acqua
  • sale

Tritare le mandorle finissime al mixer. Mescolare il trito ottenuto con 1/3 dello zucchero. 
In una casseruola sciogliere sul fuoco il burro insieme alla farina di patate e il latte, versato a filo. Quando il composto sarà giunto a consistenza versare il cioccolato tritato, lo zucchero rimasto e (dopo che questi si saranno ben sciolti) aggiungere il trito di mandorle, continuando a mescolare. Quando il composto sarà ben amalgamato aggiungere la bustina di vanillina e lasciare raffreddare.
Una volta freddo unirvi le uova, precedentemente sbattute.
Con la farina di frumento formare una pasta di pane (cioè, come se doveste fare del pane, appunto) insieme al sale e all'acqua (ovvio che non dovrà essere particolarmente salato). La pasta dovrà risultare morbida e omogenea.
Una volta ottenuta questa palla di pasta, stenderla con il mattarello e foderarci una teglia, precedentemente unta molto bene di burro. Versare l'impasto alle mandorle e cioccolato direttamente sulla pasta di pane.
Infornare in forno già caldo fra i 170 e i 180 gradi, facendo molta attenzione alla cottura... Per questo dolce non c'è un tempo definito, nel senso che dopo i quaranta minuti standard spetterà a voi controllare la pasta e la torta (non essendoci lievito potrete tranquillamente aprire il forno e controllare con un coltellino), dipende molto dal tipo di forno che avete, ventilato, elettrico... Addirittura la ricetta consiglia un forno da campagna, tipo quello a legna per la pizza.
Comunque sia la torta è un'opera d'arte, sia come originalità e sia come gusto, perciò, forno o non forno, io fossi in voi tenterei, facendo solo un po' più di attenzione di quella che già mettete in generale nel compiersi di ogni dolce.

Buona merenda, cena, colazione di domani o quel che sarà!

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