mercoledì 26 gennaio 2011

Ma chi è stato il primo (o prima) a tirare fuori il nome: pirottini?

No, perchè io certe domande me le faccio, di tanto in tanto...anche a costo di sembrare pazza!
Cioè, io devo ancora fare i conti oggi, alla mia veneranda età (quasi trenta!!!) con il mio nome (Tecla) che nessuno capisce mai alla prima (nel senso che devo ripeterlo almeno due volte!), mentre ci sono nomi e termini come appunto "pirottini" a cui nessuno fa caso perchè così si chiamano da sempre, punto.
Il mio nome sembra qualcosa di ostrogoto, che spinge il prossimo a fissarmi con sguardo indagatore per capire come mai i miei tratti somatici siano così tanto "europei", dando per scontato che io sia per forza straniera o figlia di immigrati (per ora vincono i greci, dato che Tecla deriva effettivamente dal greco) e invece per utensili come i pirottini, la grattugia eccetera non ci sono mai domande e sguardi corrucciati. Perchè è così da sempre, ce l'hanno insegnato da piccoli, lo sanno tutti, sono divenuti termini "comuni", mentre i nomi propri di persona hanno ancora quel qualcosa che li rende unici e spesso sconosciuti e sorprendenti. 

Ci avete fatto caso anche voi o sto semplicemente delirando??
La seconda, eh?
Grazie. Me lo ricorderò!


INGREDIENTI:
  • 200 grammi di cioccolato al latte
  • 1 cucchiaio di olio di semi di sesamo
  • 60 grammi di nocciole pelate
  • 80 grammi di uvetta
  • 1/2 bicchiere di Marsala dolce
  • cacao amaro

Ammollare l'uvetta nel Marsala e farla gonfiare per bene.
Sciogliere 2/3 del cioccolato a bagnomaria e prima che si fonda del tutto, togliere dal fuoco e unire il cioccolato rimanente (tritato) e l'olio di semi di sesamo.
Tostare le nocciole in forno, quindi tirarle fuori, raffreddarle un attimo e tritarle.
Scolare ora l'uvetta, tamponarla in uno scottex e passarla nel cacao in polvere.
Prendere dei comuni pirottini in carta oleata (ci sono anche di alluminio se preferite) e versare dentro di essi il cioccolato fino a metà della loro altezza. Porre dentro a ciascun pirottino un acino d'uvetta e coprire con dell'altro cioccolato. Cospargere la superficie con la granella di nocciole e mettere in frigo.
Tirare fuori solo al momento di servire.


Ahimè, il mio libricino delle meraviglie sta quasi per terminare...

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